I costruttori tedeschi di vetture premium ci hanno abituato ormai da diversi anni a una competizione talmente forte che nessuno lascia nulla di intentato, esplorando qualsiasi opportunità in ogni tipologia di prodotto, pur di mettere il naso davanti alla concorrenza. La storia si ripete con la decisione di Bmw di riproporre dal prossimo anno una coupé al top di gamma, la prima di una famiglia di lussuose due porte da oltre 100mila euro, rivali dirette delle Mercedes Classe S Coupé e Cabrio.
Grande ritorno
Con l’architettura a due porte e quattro posti e la trazione posteriore (più l’ormai immancabile integrale in opzione) la Casa di Monaco di Baviera rispolvera il nome: sarà Serie 8, come il modello high-end commercializzato a partire dal 1989 e messo in naftalina 10 anni più tardi, mentre le vendite languivano anche a causa della crisi economica in Occidente innescata allora da uno shock petrolifero.
Arriva anche cabrio
Sono cambiati i tempi. Il mercato delle vetture premium, anche le più grandi, costose e non del tutto funzionali, è cresciuto in maniera esponenziale. E da un modello esistente si può derivare oggi senza eccessivo aggravio, dunque a “break even” realizzando guadagni già con numeri molto bassi, un prodotto che punta sull’appeal prima ancora che la raffinatezza per giustificare il costo. Basata sulla Serie 7, la nuova GT di Monaco è attesa nelle concessionarie per la fine del prossimo anno, mentre per il 2019 è pianificato l’arrivo della versione cabrio.
Prototipo esagerato
Look e contenuti sono anticipati dalla Concept svelata al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este, di cui Bmw è partner da diversi anni. Linee aggressive, specialmente nel frontale con un "doppio rene" esagerato, superfici scolpite attorno alle enormi ruote da 21" e un abitacolo racing fanno capire in quale direzione andrà il modello di produzione. Come l’antenata degli Anni Novanta, la nuova Serie 8 dovrebbe essere riproposta anche con un motore 12 cilindri. Non è certa invece la sua declinazione anche in una più performante versione “M”.