Dal Gran Premio di Francia di MotoGp svoltosi a Le Mans arrivano alcuni segnali deboli. Uno riguarda Valentino Rossi che, seppur disinvolto nel padroneggiare maestria tecnica e tattica, inossidabile non è apparso.
Nel giorno della festa della sua Yamaha, a Vale sarebbero bastati solo pochi secondi per essere anche lui protagonista. L’ironia invece si è impossessata del suo destino, il cannibale dell’ultimo giro non ha usato la sua proverbiale lucidità. Commettendo, piuttosto, un sorprendente errore a poche curve dal traguardo.
Sul podio
Sul podio, assieme a quel Maverick Vinales favorito dai pronostici di inizio stagione, è salito Johann Zarco, francese di Cannes classe 1990, con già indosso due titoli mondiali conquistati con la caparbietà che serve nella Moto2. Primo e secondo gradino occupato dai giovani, entrambi su Yamaha, uno dei quali su una M1 vecchia dell’anno scorso. Mentre Valentino rientrava ai box a piedi, una Honda guastava la festa. Con Pedrosa. Già, terzo, dopo una rimonta dalla 13a casella in griglia, è arrivato quel pilota comprimario, senza grinta, che più e più volte è stato definito incapace di affondare le staccate, di essere poco presente in bagarre, di soffrire di stanchezza.
Daniel Pedrosa, dopo la vittoria di Jerez de la Frontera, conferma di essere vivo e più che mai sereno in questa stagione 2017. Da che Stoner ha appeso i guanti al chiodo, nessuno meglio di lui anticipa il gesto tecnico, nelle entrate in curva, nei cambi direzione. È uno spettacolo vedere la sua compostezza in staccata e quanta poca strada fa nel comporre le linee di traiettoria, quanto limiti il consumo delle gomme. Come una libellula, si può permettere di usare pneumatici “soft” quando gli altri devono affidarsi ai “medium” per poter finire le gare. Mancavano undici giri quando il suo compagno di team Marc Marquez è caduto in gara, l’ennesima scivolata del week end per il catalano cinque volte Campione del Mondo.
Le gomme
Daniel Pedrosa è attualmente secondo in classifica di campionato, Vinales è primo, Marquez quarto, Valentino dal primo “cade” al terzo. Rimescolamento che si attuerà anche sulle gomme, poiché dal prossimo Gran Premio d’Italia si tornerà, più o meno, al vecchio in quanto agli pneumatici. La Michelin, forte del voto di 20 piloti su 23 riunitisi in Safety Commission, torna alla carcassa dello scorso anno, più morbida, forse troppo quando si va forte, di quella 06 che si usata fino a Le Mans. Il penta iridato Jorge Lorenzo, che progressivamente migliora nel suo apprendistato della Ducati, e Vinales, che è leader di classifica e papabile Campione del Mondo, non avrebbero voluto. Buon Mugello.