Dopo un lungo periodo di crescita, in aprile il mercato europeo dell’auto ha tirato bruscamente il freno a mano. Secondo i dati diffusi dall’Acea (l’associazione europea dei costruttori di auto) nei 27 Paesi dell’Unione più quelli dell’area Efta sono state immatricolate 1.230.235 vetture, il 6,8% in meno rispetto a un anno fa.
Santa Pasqua
Gli analisti spiegano il calo con i due giorni lavorativi in meno dovuti alle festività di Pasqua, cadute quest’anno proprio in aprile, e con l’entrata in vigore nel Regno Unito (il secondo mercato per importanza in Europa) di una tassa sulle auto nuove che ha fatto crollare le vendite del 19,8%. Nel primo quadrimestre il risultato rimane comunque positivo (+4,5% con quasi 5,5 milioni di immatricolazioni) e per l’intero 2017 è atteso un consolidamento della crescita, sebbene a un ritmo più modesto rispetto agli ultimi tre anni (Lmc prevede per l’Europa Occidentale un +2,4%).
Chi perde di più
Fra i cinque principali mercati del vecchio continente, solo la Spagna ha fatto segnare un modesto incremento (+1,1%). Oltre al Regno Unito, hanno perso quota invece le immatricolazioni in Germania (dell’8%), in Italia (del 4,6%) e in Francia (del 6%). I riflettori rimangono puntati soprattutto sulla Gran Bretagna, dove il rallentamento dell’economia, il deprezzamento della sterlina e le altre problematiche legate alle trattative per la Brexit fanno temere ulteriori cali, dopo un 2016 da primato.
Fra le varie marche, ha perso ancora terreno Volkswagen (-14%) trascinando all’ingiù le vendite dell’intero gruppo (assestato sul 24,8% di quota contro il 25,4 di un anno fa) nonostante il +15% fatto registrare da Seat grazie al nuovo suv Ateca. Peggio del mercato, fra i costruttori di peso, hanno fatto anche Ford (-12%) e Opel-Vauxhall (-13%) mentre hanno perso soloi il 2,9% in volume il gruppo Renault e lo 0,5% Fca, guadagnando ciascuno mezzo punto di quota.
Alla buona performance di Fca ha contribuito soprattutto Alfa Romeo, finalmente in grande spolvero (+52% nel mese con 7.376 immatricolazioni) grazie al successo della berlina Giulia e del nuovo suv Stelvio. Ma anche la marca Fiat ha tenuto bene, non solo con le piccole (Panda e la famiglia 500) ma anche con i buoni risultati della Tipo, prima fra le compatte in Italia e ormai vicina alle posizioni di vertice della categoria in Europa.