Ammontano a quasi 38 milioni di euro le risorse destinate a Roma nell'ambito di Pon Metro, il Programma operativo nazionale città metropolitane adottato e finanziato dalla Commissione europea per lo sviluppo urbano sostenibile. L'obiettivo è il 2020, data entro la quale la Capitale, per diventare una moderna smart city, dovrà affrontare tre grandi sfide: dotarsi di un'agenda digitale avanzata, assicurare l'integrazione sociale a tutti i livelli della popolazione e, soprattutto, riorganizzare la propria mobilità con l'ausilio di tecnologie in grado di tutelare l'ambiente e semplificare la vita ai cittadini.
Trasporti: sfida capitale
Prima città italiana per numero di abitanti e di turisti, primo polo agroalimentare del mondo, con la più alta concentrazione di beni storici e architettonici del pianeta e un grandissimo numero di rappresentanze straniere, Roma, è stato sottolineato nella presentazione di Pon Metro, è "una città con ruoli e numeri importanti, ma anche con enormi debolezze, fabbisogni e sfide da superare". In cima alla lista delle priorità da affrontare al più presto c'è, manco a dirlo, il settore trasporti che produce "un livello allarmante e in progressiva crescita di inquinamento, soffre di un tasso di motorizzazione di gran lunga superiore alla media nazionale e sopporta ogni giorno un traffico pendolare che negli ultimi dieci anni è cresciuto del 50%".
Mezzi pubblici smart
Per questo, in materia di mobilità sostenibile, il Campidoglio ha individuato, innanzitutto, la necessità di rendere più efficiente il trasporto pubblico locale, con l'obiettivo, ci spiega Linda Meleo, assessore alla Città in movimento: "Di convincere i romani a lasciare l'auto a casa e usare i mezzi pubblici". "Ma questa missione è possibile", ha puntualizzato l'assessore, "solo garantedo servizi puntuali e veloci". In agenda, nuovi sistemi di infomobilità e di trasporto intelligente: più telecamere per il controllo delle corsie preferenziali, precedenza ai semafori e sistemi in grado di garantire la rilevazione immediata del traffico e comunicarli alla centrale operativa per evitare ingorghi e garantire fluidità alla circolazione di bus e tram.
Largo alle bici
La seconda sfera di interventi è aumentare l'uso della bici in città con l'obiettivo di arrivare, nei prossimi 5 anni, dall'attuale 0,6% di quota modale, al 6% con punte del 10% in centro. Il Comune si prefigge, come priorità, di aumentare le piste ciclabili (circa 18 chilometri in più), mettere in rete quelle esistenti, installare rastrelliere nei punti strategici della città e fare nuovi parcheggi in struttura.
Assistenza ai pedoni
Ultimo progetto in cantiere è la creazione di hub multimodali per la mobilità dolce che facilitino l'accessibilità nei principali nodi di scambio, come stazioni ferroviarie, metropolitane, capolinea dei bus, con più percorsi pedonali, scale mobili, ascensori, più informazioni e assistenza al pubblico, installazione di sistemi intelligenti per la sicurezza e nuovi servizi sostenibili, come colonnine di ricarica per i veicoli elettrici e postazioni di bike e car sharing.