Si sapeva che Sergio Marchionne, a capo sia di Fiat Chrysler che di Ferrari, dal 2019 farà scelte importanti, una delle quali è di restare a Maranello almeno fino al 2021 quando maturerà il suo piano di incentivi legato ai risultati e rinunciando invece alla poltrona in Fca. Ma, per chi non lo avesse capito, durante la presentazione della trimestrale ha dato indicazioni nette su quale sarà l’anno della svolta in Ferrari: proprio il 2019.
Risultati brillanti
Detto che nei primi tre mesi dell'anno i conti tornano, con vendite a 2.003 unità (+6,4%), utile netto a 124 milioni (+60,1%) e ricavi a 821 milioni (+21,5%), Marchionne ha confermato l’obiettivo delle 8.400 unità vendute entro la fine del 2017 (dalle 8.104 del 2016) e indicato il raggiungimento delle 10.000 entro il 2020. Numeri più precisi saranno svelati a fine anno, dopo il salone di Francoforte in settembre che accoglierà un nuovo modello Ferrari e si capirà l’andamento sul mercato della 812 Superfast presentata nello scorso salone di Ginevra.
A fianco dei V8 e dei V12
Nel 2019, ha detto Marchionne parlando con gli analisti, la Ferrari avrà in gamma una inedita auto ibrida a fianco dei modelli con V8 e V12 e aggiungerà un altro modello importante. Non dovrebbe trattarsi di un suv, tipo di carrozzeria che il top manager ha sempre finora escluso dall’orizzonte di Maranello. E sempre per il 2019, Marchionne conta di abbassare i costi per la Formula 1 trattando con i nuovi proprietari americani del Circus, dove le cose quest’anno stanno andando molto bene. Il messaggio di Marchionne agli azionisti è comunque chiaro: resterà alla Rossa.