Evoluzione non rivoluzione. Le moto elettriche, passata la fase esclusivamente sperimentale, sono maturate fino ad essere prodotte in serie, senza essere più un concept lontano nel tempo.
Sport a batteria
Segnali di concreto interesse verso la tutela dell’ambiente senza rinunciare al brivido della velocità sono arrivati anche dal mondo delle corse. A cominciare dalla gara nata come prova del mondiale TtGpx, e che oggi si chiama Tt Zero:un giro secco del Snaefell Mountain Circuit, affascinante porzione del Manx Tt Circuit - nell'isola di Man, a metà strada tra l'Inghilterra e l'Irlanda - nel quale si registrano medie di 190 chilometri orari e che si corre a corredo del famoso Tourist Trophy.
Dal 2019 in pista
Nel 2010 ad Albacete, in Spagna, si svolse una gara con moto a propulsione elettrica valida per il Campionato Europeo Velocità. Un anno dopo al Salone di Tokyo, la Honda mostrò una bella moto dalla linea snella, performante e dotata di ciclistica inequivocabilmente racing, con sospensioni Ohlins e freni Brembo. La Rc-E utilizzava, nel nome, la sigla che di solito viene data ai prototipi del Motomondiale. Trattandosi di Honda, non può essere casuale, casomai causale. Tant’è che in una recente intervista rilasciata in Spagna da Carmelo Ezpeleta, il patron della Dorna - società che organizza il Campionato del Mondo sia prototipi, cioè le categorie Moto3, Moto2 e MotoGP, sia Superbike – si fa un chiaro riferimento alla possibilità di vedere fin dal 2019 alcune gare con in pista moto rispettose dell’ambiente.
Sole su ogni circuito
Le gare si svolgeranno, come se si trattasse di un passaggio di testimone, a corredo della stessa MotoGP: “Non sarà un Campionato del Mondo ma un monomarca. Quello che vogliamo è che siano gare veramente ecologiche, in cui le moto funzionino davvero con energia pulita, e non che le batterie vengano ricaricate con sistemi che, alla fine, inquinano il triplo”, ha detto Ezpeleta. E ha aggiunto: “Vorremmo concludere un accordo con una compagnia che installi stazioni fotovoltaiche in ogni circuito, in modo da poter sfruttare l'energia solare per la ricarica”. Buoni propositi che, vedendo il consolidamento del campionato per auto monoposto Formula E, lasciano ben sperare anche gli ecologisti votati alle due ruote.
In tutto il mondo
Ma quale sarà la formula? “Stiamo pensando di dare le moto in gestione ai team privati della MotoGP. Abbiamo 14 moto clienti e vogliamo che siano gare da 18 piloti, quindi 14 piloti di MotoGP e i quattro migliori della Moto2”. Nella lunga conversazione Ezpeleta ha anche aperto alla possibilità che già dalla prossima stagione si possa arrivare a 20 gare di Motomondiale, aggiungendo pure che, oltre al nuovo circuito finlandese Kymi Ring, si possa aprire a impianti in nazioni come la Thailandia, l’Indonesia ed il Kazakistan, piste che però non essendo europee sarà difficile possano ospitare il campionato per moto elettriche. Almeno in una prima fase.