Il governo prepara una stretta contro chi, al volante, infrange le regole e annuncia, già dal prossimo maggio, tolleranza zero nei confronti dei comportamenti più pericolosi, tra cui l'uso dello smartphone, per il quale si prevede anche la sospensione immediata della patente.
La campagna ACI
Un giro di vite necessario: stando agli ultimi dati Aci-Istat, 3 incidenti su 4 sono provocati dalla distrazione causata principalmente dall'uso del cellulare, ormai diventato un pericolo per tutti gli utenti della strada, compresi pedoni e ciclisti. Il governo sembra dunque aver fatto suo il grido di allarme lanciato da ACI e rappresentato da una serie di iniziative tra cui la campagna #GuardaLaStrada e #MollaStoTelefono, rivolta in particolare ai giovani.
Smartphone nel mirino
Per dare una soluzione veloce al problema, il governo avrebbe deciso di stralciare alcuni capitoli dal disegno di legge sulla riforma del Codice della strada, da tempo fermo in Parlamento, e di inserirli in un decreto legge ad hoc. Il provvedimento in questione, grazie a un accordo tra i dicasteri Infrastrutture e Interno, provvederà a inasprire le sanzioni per alcune gravi infrazioni: chattare, inviare sms, consultare la posta o internet e farsi un selfie, potrebbe comportare, oltre alla sospensione immediata della patente, anche pene più salate di quando preveda oggi la norma all'art. 173 del Codice. Ovvero: da 160 a 646 euro di multa e 5 punti della patente, mentre si può perdere il titolo di guida, da uno a tre mesi, solo in caso di recidiva in un biennio.
Le modifiche allo studio
Con lo stesso decreto Palazzo Chigi potrebbe affrontare anche altri capitoli legati alla sicurezza stradale, tra cui una modifica delle norme che regolano la circolazione dei veicoli pesanti stranieri e sanzioni più elevate per chi le contravviene, l'uso di varchi Ztl, tutor, autovelox e altre apparecchiature sviluppate per identificare chi circola senza assicurazione, insieme al sequestro del veicolo per chi non paga il pedaggio in autostrada.