Il futuro della guida senza conducente si trasforma in presente a Londra. Nelle prossime tre settimane un test con un mezzo totalmente autonomo verrà realizzato a Greenwich, nel sud est della capitale inglese, accanto allo spazio occupato dalla O2 Arena.
Harry ti presento Londra
Lo shuttle bus robotizzato - realizzato nell'ambito del progetto GATEway, finanziato con 8 milioni di sterline da Transport for London, l'ufficio preposto alla mobilità del comune della capitale inglese e ribattezzato Harry in onore dello scienziato John Harrison, inventore del cronometro marino - ospita 4 passeggeri e non ha sterzo né freni. Viaggia guidato da un computer alla velocità di circa 16 chilometri l'ora. Anche se è totalmente autonomo, nel corso del test ci sarà sempre un addetto pronto a prendere i comandi in caso di necessità. Il piccolo bus ha una visione completa di tutto quello che lo circonda in un raggio di oltre 100 metri, è in grado di rallentare se intravede un ostacolo sul suo cammino e anche di effettuare una frenata di emergenza in caso di necessità.
Cento fortunati
Si tratta del primo test di questo genere aperto al pubblico nel Regno Unito. Finora solo i giornalisti erano stati invitati a provare i mezzi senza conducente durante un evento organizzato a Milton Keynes da Oxbotica, la stessa start-up, nata all'università di Oxford, che ha creato Harry. Circa 100 persone - sulle 5.000 che avevano avanzato la loro candidatura - avranno la possibilità di effettuare un giro lungo un percorso che si snoda per due chilometri in un'area interdetta alle auto, dove ci sono centri commerciali, negozi, ristoranti, uffici, zone ristoro e una pista ciclabile e pedonale che corre lungo il Tamigi. La speranza - dicono gli organizzatori dell'evento - è che a partire dal 2019 possa entrare in funzione un servizio pubblico realizzato con mezzi autonomi come questo.