Una città che usa meno l'auto ma più mezzi condivisi e accessibile a tutti con rischio zero sulle strade: Parma vuole essere così tra 10 anni e per questo il Comune ha dato il via a un Piano urbano di mobilità sostenibile da 160 milioni di euro. "Siamo tra le prime città italiane ad adottare il Pums", ci dice Gabriele Folli, l'assessore alla Mobilità, "e, probabilmente, la prima ad aver ottenuto anche la relativa Vas (Valutazione Ambientale Strategica), rilasciata dalla Regione per certificare l'impatto degli interventi sull'ambiente".
Trasporto pubblico più verde
Il progetto che ridisegnerà la mobilità nella "Città creativa" per i suoi prodotti gastronomici, titolo conferito dall'Unesco nel 2015, "mette al centro il benessere delle persone", sottolinea l'assessore. Tre le principali aree d'intervento: trasporto pubblico locale, ciclabilità e sicurezza. "Quasi la metà dei 160 milioni di euro", spiega Folli, "verrà spesa per riqualificare i bus: l'intera flotta diventerà eco-compatibile con veicoli elettrici ed Euro 6 a metano. E verrà garantita l'accessibilità agli utenti deboli, a bordo e alle fermate. In più, aumenteranno i filobus: dagli attuali 22,5 chilometri di linee a 31,5".
Pista alla bici
Passiamo al capitolo bicicletta. "Non partiamo da zero", puntualizza l'assessore, "per cultura, l'uso delle due ruote è notevole sul territorio. Ora faremo il resto: le piste ciclabili saranno incrementate (da circa 130 chilometri esistenti a oltre 170). Il criterio è quello di servire anche le frazioni dell'hinterland e collegare le tratte esistenti ai principali poli d'attrazione, come le scuole e i centri sportivi. Poi verranno attuate misure specifiche a tutela di chi usa la bici, con l'abbattimento dei rischi negli attraversamenti pedonali e sulle ciclabili, e contro i furti realizzeremo parcheggi custoditi e automatizzati presso scuole, ospedali e in pieno centro. Infine, saranno triplicate le stazioni del bike sharing con 50 nuovi punti di presa e consegna che si aggiungeranno agli attuali 24".
Obiettivo, zero incidenti
La questione sicurezza, infine, "merita un discorso a parte", specifica Gabriele Folli, "perché una mobilità davvero sostenibile deve garantire una riduzione del rischio incidenti sulle strade, dell'inquinamento e al tempo stesso tutelare la libertà di spostamento di ogni cittadino". Cominciamo con le zone 30: il Piano prevede un incremento del 400%, da 15 a 61 chilometri di strade a velocità ridotta in tutti i quartieri della città. Il centro storico diventerà poi completamente a traffico limitato e il 23% sarà riservato esclusivamente ai pedoni.
Nuove colonnine di ricarica
"Vogliamo disincentivare l'uso dell'auto per i tragitti brevi, ma questo non significa criminalizzare chi va in macchina", specifica infine l'assessore, "puntiamo a un utilizzo responsabile e sostenibile dell'automobile: il Piano prevede più veicoli elettrici grazie all'istallazione di ben 139 nuove colonnine di ricarica oltre alle 11 oggi esistenti, il potenziamento della sosta con il 25% in più di parcheggi e l'estensione del car sharing fino alle periferie".