Roberto Colaninno, presidente di Piaggio oltre che della capogruppo Immsi, festeggia i 130 anni del gruppo di Pontedera puntando sulla nuova mobilità, per la quale bisogna già provare a “immaginare come ci si muoverà, con quali prodotti a guida autonoma e senza inquinare”.
Un’altra Primavera
Due i segnali subito tangibili da parte di Piaggio. Il primo è una Vespa elettrica, annunciata nel novembre scorso al salone di Milano per una commercializzazione nella seconda metà del 2017, data ora spostata da Colaninno ai “primi mesi del 2018”.
La nuova mobilità
La base, secondo quando mostrato a Milano, dovrebbe restare la Vespa Primavera, con un cuore esclusivamente elettrico. Nell’occasione dei 130 anni del gruppo, affidati anche a un volume di storia, FuturPiaggio, Colaninno ha annunciato lo sviluppo di un altro “oggetto” elettrico specifico per il mercato cinese, dove questo tipo di mobilità dovrebbe correre di più grazie anche agli incentivi pubblici.
Ci assiste Gita
Il secondo segno di come la Piaggio intenda muoversi – e far muovere – si chiama Gita, prototipo di veicolo autonomo e dotato di intelligenza artificiale per assistere le persone. Gita, e il fratello maggiore Kilo, sono stati sviluppati vicino Harvard nel lab messo lì in piedi due anni fa dal gruppo italiano, Fast Forward, e guidato da Jeffrey Schnapp, un dantista passato alla scienza che è anche autore di FuturPiaggio. 130 anni di “invenzioni”, le ha chiamate Colaninno ricordando quella dell'elicottero, della littorina o della Vespa, tutte raccontate in un libro che è un “documento storico di un’impresa italiana”. E le sfide di domani? “I prossimi 130 anni li vivremo proiettati verso l’innovazione”.