A febbraio il mercato europeo dell’auto continua a crescere ma rallenta la sua corsa segnando un incremento del 2,1% contro il 10,1% registrato a gennaio. Fra i motivi, un giorno lavorativo in meno. Stando ai dati diffusi dall'associazione dei produttori Acea, nel secondo mese dell’anno sono state immatricolate 1.114.443 vetture nei Paesi dell’Unione europea e dell’Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) per un totale di 2.317.717 targhe dall’inizio del 2017 equivalenti a una maggiorazione del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2016.
Francia la più penalizzata
Guardando nel dettaglio, i Paesi che perdono più immatricolazioni sono la Francia che cede il 2,9%, la Germania con un -2,6% e la Gran Bretagna che perde lo 0,3%. Mentre Spagna e Italia salgono rispettivamente dello 0,2% e del 6,2%.
I marchi che scendono...
Tra i costruttori mantiene la prima posizione il gruppo Volkswagen che registra comunque una flessione del 1,5%. Rallenta la Hyundai, che rispetto al mese scorso alza l’asticella solo dello 0,7%, e chiudono al ribasso Psa -3,1%, Opel con un -1,5%, Ford -2,3%, Honda -9,2%, Mazda -9,9% e Mitsubishi -18,4%.
... e quelli che salgono
Crescono seppur di poco invece Daimler e Bmw dello 0,6%, meglio Renault con un +7,2%, Jaguar-Land Rover +1,3%, Toyota +19,5%, Nissan +3%, Kia +11% e Suzuki con un inaspettato +32,4%.
Segno più anche per le italiane
Bene Fca, che ottiene un incremento dell’8,7% e una quota in rialzo dal 7,4% al 7,9% grazie al buon andamento della Fiat (+8,3%), sostenuta dal successo di Panda e 500 che restano le city car più richieste nel Vecchio Continente, e l’exploit dell’Alfa Romeo con un +23,5% spinta nelle vendite dalla Giulia.