La relazione tra la California e la robotica è evidente e proficua: forse perché lo stato ha avuto per otto anni, dal 2003 al 2011, come governatore l'attore Arnold Schwarzenegger, che ha interpretato al cinema il cyborg T 800/101 nella saga di Terminator. Fatto sta che lo sviluppo della guida autonoma, quindi affidata all'intelligenza artificiale, passa soprattutto per questa terra di sole, mare e terremoti.
Nuovi arrivati
A oggi sono 27 le aziende, dai colossi dell'industria automobilistica, dell'informatica e dell'innovazione, fino alle coraggiose start-up nate magari in un garage o in un sottoscala, che hanno ottenuto la licenza di testare le auto robot sulle strade californiane. L'ultima, ma solo in ordine di tempo - visto che ha ottenuto il permesso solo lo scorso 6 marzo - è la Renovo, una start up della Silicon Valley che ha dapprima cercato di imporsi nel mondo delle vetture a batteria creando un coupé elettrico che però non ha mai trovato spazio e poi svoltando verso la guida autonoma: il primo progetto di Renovo è stato la "conversione" ad auto robot di una De Lorean - chi non ricorda l'auto di "Rtirono al futuro"? Ancora il cinema protagonista, d'altro canto siamo in California, baby - realizzato con l'aiuto dei cervelloni della Stanford University di San Francisco.
Grandi e piccoli
Scorrendo l'elenco delle 27 aziende a cui il dipartimento dei veicoli a motore della California ha concesso il permesso di testare le auto robot sulle proprie strade, si trovano i grandi nomi dell'industria automobilistica mondiale, come Ford, Mercedes, Honda, Bmw, Nissan, solo per citare alcuni tra i più noti. Accanto a loro gli innovatori, a partire, ovviamente da Tesla. Ma anche Faraday future, Google, Drive.ai, Nvidia, Baidu e altri ancora relativamente meno noti, come Telemav, Navya, Plus AI. Tra questi nomi c'è anche quello di Uatc Llc che altro non è che la sezione di Uber dedicata all'avanzamento tecnologico. Esclusa, in un primo tempo, dalla possibilità di effettuare test su strada in California e dopo aver perso una battaglia legale con lo stato, e costretta a "emigrare" in Arizona, l'azienda di Travis Kalanick ha da poco ottenuto il perdono del California Department of Motor Vehicles, e il via libera per le proprie ricerche. A questi operatori del settore potrebbe aggiungersi presto anche Didi Chuxing. La start up cinese ha infatti appena aperto un suo centro ricerche nella Silicon Valley. In arrivo un altro robot tra le colline californiane.