GINEVRA - Toyota si presenta al Salone dell'Auto di Ginevra con la forza dell'ibrido. Quello che spinge in alto i volumi e regala primati difficili da eguagliare. Nel 2016 la Casa giapponese ha venduto in Europa, 928.500 unità (Lexus inclusa), delle quali 295 mila ibride, il 40% in più del 2015, con una mix del 32% rispetto al totale. Significa che quasi un'auto Toyota su tre, venduta nel Vecchio Continente, è ibrida.
Una su due sarà ibrida
"Nel 2017 le nostre vendite in Europa dovrebbero arrivare a 975 mila unità con una crescita rispetto allo scorso anno del 5%", dichiara Johan van Zyl, ceo e presidente di Toyota Europe. "Le ibride saranno circa 370 mila, il 25% in più del 2016, con una quota sul totale del 38%". Un trend che sembra essere in linea con l'obiettivo del 2020: "Vendere la metà delle Toyota e Lexus in versione Hybrid", continua van Zyl. Tanto più se già oggi la C-HR in Europa è acquistata nel 78% dei casi con motorizzazione ibrida. Nel complesso comunque saranno 15 i modelli ibridi in listino.
Poca convinzione sulle plug-in
Qualche sicurezza in meno sulle plug-in, ricaricabili oltre che in moto come accade per le ibride tradizionali, anche ad una colonnina o una presa di corrente: "Siamo ancora nella prima fase, non è profittevole e la domanda è minima. Forse sarà più alta in un segmento premium". Avanti (con molta calma) dunque solo con la Prius Plug-in mentre una Lexus ricaricabile potrebbe arrivare, ma non presto. Così come Toyota sembra restare alla finestra sull'elettrico: "Il mercato non sembra ancora completamente maturo", conclude van Zyl.