Il gruppo francese Psa (Peugeot Citroën DS), guidato dal 2014 da Carlos Tavares, ha trovato un accordo con la casa madre Gm per acquisire la Opel (Vauxhall in Gran Bretagna) per complessivi 2,2 miliardi di euro: 1,32 miliardi per l'azienda auto, più 900 per l'acquisizione delle attività finanziarie europee di Gm, di cui la metà per Opel Bank e l'altra metà pagata attraverso una nuova joint venture paritetica creata con Bnp Paribas. Dalla fusione, pur restando marchi separati, nascerà il secondo gruppo dell’auto in Europa con una quota di mercato del 17%, sorpassando Renault ma restando dietro al gruppo Volkswagen al 24%.
Un gruppo da 5 milioni di veicoli
In una conferenza stampa a Parigi, Tavares ha detto che il nuovo gruppo – con un fatturato da quasi 76 miliardi di euro – genererà un risparmio nei costi di 1,7 miliardi di euro entro il 2026 e passerà dall’attuale cumulato di 4,3 milioni di veicoli venduti nel 2016 (3,1 Psa e 1,2 Opel) ai 5 milioni nel breve periodo. Opel, inoltre, da costruttore in perdita passerà a un 2% di margine operativo entro il 2020 e a un 6% entro il 2026, come l’attuale margine di Psa. Risultati che Tavares conta di ottenere con un taglio dei costi in cui è campione – come ha dimostrato di saper fare a Parigi dopo avere preso il volante di Psa in profondo rosso – rispettando l’autonomia del management di Opel.
Gm senza Europa
“Siamo fiduciosi che la ripresa di Opel accelererà significativamente con il nostro supporto”, ha detto Tavares riferendosi agli sforzi fatti da Opel per raggiungere un break even, nel 2016 mancato per la svalutazione della sterlina britannica seguita alla Brexit. Per raggiungere l'accordo, il ceo di Psa ha dovuto rassicurare i governi tedesco e britannico sulla salvaguardia dei posti di lavoro nelle fabbriche che Opel ha soprattutto nei due Paesi oltre che in Spagna, con quartier generale in Germania a Russelsheim. La vicenda fa scalpore anche negi Stati Uniti, perché la Gm - dopo oltre 90 anni - non avrà più una sua divisione europea cedendo la Opel e avendo già chiuso le attività in Europa del suo marchio Chevrolet. Mary Barra, ceo di Gm, ha commentato: "E' stata una decisione difficile ma agilità e velocità" sono le chiavi del futuro, come dire che senza Opel il gruppo americano marcerà ora più speditamente.
A Ginevra due modelli in comune
Al salone di Ginevra che si apre domani per la stampa e giovedì per il pubblico, Psa e Opel presentano due modelli già frutto di sinergie in seguito a un accordo industriale esistente: la Opel Crossland X, crossover compatto che prende il posto della Meriva, sviluppato sullo stesso pianale della Citroën C–Aircross, concept che prelude all’erede della C3 Picasso con nuovo nome.