NEW YORK - La Tesla mantiene la rotta. L’azienda di Elon Musk ha chiuso l’ultimo trimestre del 2016 con una perdita di 69 centesimi per azione, su un fatturato di 2,28 miliardi di dollari. Il primo dei due dati è superiore alle aspettative della vigilia che vedevano la perdita limitata a 43 centesimi; il secondo è migliore del previsto (2,195 miliardi).
Via alla pre-produzione
Quello che più conta è che nella lettera agli investitori che accompagna l’annuncio dei risultati finanziari, Musk ha confermato che la Model 3 è in calendario per un avvio della produzione nel secondo semestre del 2017. I dati di produzione dei due modelli esistenti infatti la S e la X, si fermano a giugno, con un totale tra ile 47.000 e le 50.000 auto assemblate. A quel punto, dice Musk, inizierà la pre-produzione della Model 3, e a seguire la flotta destinata alla commercializzazione.
Obiettivo mancato
L’entusiasmo per S e X sta scemando, si vede dai numeri di vendita in calo nel quarto trimestre rispetto a quello precedente. E il calo si riflette nell’incapacità di raggiungere l’obiettivo assegnato per il 2016 di vendere 80.000 vetture (la casa ne ha consegnate 3.770 in meno). La direzione forzata a questo punto è la crescita, e Tesla dovrà dimostrare quest’anno di saper centrare ancora una volta il bersaglio che tanti scettici giudicano fuori dalla sua portata: produrre, consegnare, e offrire l’assistenza tecnica per una vettura prodotta in larga scala.
Lo sforzo finanziario
Questo richiederà anche un enorme sforzo finanziario, nella forma di una raccolta di capitale fresco da investire nel passaggio. E su questo piano almeno, le prospettive di Musk sono solide. Il titolo ha scambiato mercoledì al massimo storico di 278 dollari, ed ha subito una piccola impennata al momento dell’annuncio della finanziaria ieri. Wall Street è pronta a fornire il supporto necessario, mentre sullo sfondo di queste cifre il dibattito sul futuro della casa procede rovente, con scettici e ottimisti sulle barricate.