Nonostante i continui appelli a una mobilità più sostenibile a tutela della salute e della qualità dell'aria, gli italiani continuano a perdere troppo tempo in macchina, intrappolati nel traffico. La conferma arriva dall'ultima indagine TomTom traffic index, che ha analizzato 390 città di 48 paesi del mondo. Tra le 25 città italiane, il primato spetta a Palermo che, con il 43% di tempo in più di quanto servirebbe per i propri spostamenti, si piazza anche al sesto posto nella classifica europea.
Roma, mattina persa
Se il capoluogo siciliano è in pole position tra le città più trafficate del nostro Paese, Roma segue a stretto giro con un livello di congestione nel 2016 (anno di riferimento del rapporto) pari al 40%, in crescita di 2 punti rispetto al 2015. La capitale è anche la prima città d'Italia che compare nella classifica mondiale dove occupa la 27ma posizione, è sesta tra le metropoli europee (sopra gli 800 mila abitanti) ed è quella che ha le strade più affollate di auto nell'ora di punta del mattino quando la congestione arriva a toccare il 74%, contro il 61% di Palermo che, però, sorpassa Roma per il traffico di rientro della sera (69% contro il 68% della Capitale).
Una settimana di vita in coda
Quanto al tempo complessivamente perso nel traffico, i più sfortunati sono ancora una volta i romani che sprecano quasi una settimana l'anno della loro vita fermi in coda, con una media di ben 43 minuti più del dovuto per andare e tornare dalle loro quotidiane destinazioni. I palermitani si fermano a sei giorni l'anno con una media giornaliera pari a 39 minuti. Nella graduatoria nazionale al terzo posto compare Messina e, a seguire, Napoli e Reggio Calabria. Milano è al sesto posto e quarta classificata tra le grandi aree urbane della penisola, prima di Torino e dopo Napoli e Roma.
Tutto il mondo è traffico
Non siamo tra i peggiori del pianeta: in un mondo sempre più globalizzato, il supplizio delle code in città ha assunto dimensioni planetarie. I dati raccolti da TomTom rivelano che la congestione nelle aree urbane tra il 2015 e il 2016 è cresciuta globalmente di 10 punti percentuali, anche se con vistose differenze tra una parte all'altra del globo. In particolare, la morsa del traffico ha fatto perdere ai cittadini nordamericani il 5% del tempo in più del necessario contro il 7% degli abitanti dell'America Latina, il 9% degli europei, il 12% in Asia e Oceania e il 15 nel continente africano. La città peggiore del mondo è Mexico City (livello di congestione pari al 66%), seguita da Bangkok (61) e Jakarta (58).