Con il via libera della Commissione Europea, prende corpo il nuovo piano da 300 milioni di euro per di incentivazione della mobilità elettrica in Germania, fortemente voluto dal governo di Angela Merkel e che prevede la creazione di 15.000 punti di ricarica entro il 2020. La Cancelleria di Berlino ha già stanziato nel 2016 un miliardo di euro per incentivare l'acquisto di auto a batteria o a idrogeno e, anche se la risposta dei consumatori è stata più tiepida del previsto, la svolta ecologica della mobilita in Germania procede spedita.
15.000 stazioni di ricarica
A partire dal primo marzo 2017 - ha comunicato il ministro dei trasporti Alexander Dobrindt all'indomani dell'ok di Bruxelles - sia gli investitori privati che gli amministratori pubblici potranno chiedere il sostegno del governo per la costruzione di colonnine di ricarica per auto elettriche. Dei 300 milioni di euro stanziati da Berlino, 200 andranno per favorire la creazione di 5.000 stazioni ad alta velocità, mentre i restanti 100 serviranno per creare 10.000 punti di ricarica normali. Queste infrastrutture si aggiungeranno a quelle già esistenti o in via di realizzazione come le stazioni veloci che sta costruendo Tesla e le 400 previste lungo le autostrade e finanziate anche dalle principali Case tedesche.
Ancora più energia
Fra i primi a esprimere soddisfazione, ma anche a chiedere uno sforzo ulteriore, è stato il gruppo Bdew, che rappresenta oltre 1.800 aziende di vari settori dalla mobilità all'energia. Secondo i suoi tecnici, la Germania avrà bisogno - entro il 2020 - di 70.000 punti di ricarica normali e almeno 7.000 superveloci. A sua volta l'Energy Brainpool, un thing-tank berlinese, stima che, per sostenere la richiesta energetica di circa 1 milione di vetture a batteria, il Paese dovrà produrre dai 2,5 ai 3 terawattora di energia in più all'anno.