La sicurezza per molti è ancora un oggetto sconosciuto. L'altro giorno guardo nello specchietto posteriore e l'occhio cade sul guidatore dell'auto che mi segue: niente cintura allacciata. Penso sia uno dei pochi highlander, consapevoli della propria invincibilità pronti a sfidare il destino. Sposto lo sguardo in avanti e anche a bordo dell'auto che mi precede, nessuno indossa la cintura (in questo caso sono in due).
Amante delle statistiche, inizio a guardare con attenzione nel tragitto chi mi viaggia intorno: ebbene uno su dieci non usa le cinture anteriori. Di quelle posteriori neppure a parlarne. Mentre l'industria automobilistica e quella digitale (leggi Google) ha ormai pronta un'auto a guida autonoma, in città come Roma la semplice cintura di sicurezza è per molti un optional, un fastidio da evitare.
D'altronde più che le mie statistiche artigianali, possono i numeri della Polizia di Stato: nel 2016 le contravvenzioni per mancato uso della cintura di sicurezza (articolo 172 codice della strada) sono state 95.546, oltre 265 al giorno. Circa 13 mila in più rispetto al 2015. Incredibile. Tanto più considerando che i dati si riferiscono ai soli accertamenti della Polizia. Non ci sono dubbi: non siamo un Paese che ha cuore la propria sicurezza.