La mobilità dolce e la sostenibilità si aggiungono ai principali argomenti di confronto e discussione nell'ambito della Consulta cittadina della sicurezza stradale, organismo istituzionale, istituito nel 2014 dal comune di Roma, per raccogliere indicazioni e proposte da parte di tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, in materia di salvaguardia della circolazione, inclusività e accessibilità urbana.
Trasporti sostenibili e sicuri
Per decisione della Giunta capitolina, quindi, si aggiungono alle competenze della Consulta due tematiche di grande attualità e urgenza strettamente correlate alla sicurezza stradale, sottintende Linda Meleo, assessore alla Città in movimento: "Il nostro obbiettivo", sottolinea, "è diminuire il numero delle vittime nella nostra città, offrendo sistemi di trasporto sicuri, accessibili e sostenibili, favorendo sempre di più il trasporto attraverso i mezzi pubblici e garantendo la massima attenzione agli utenti più vulnerabili, bambini, anziani e disabili".
La Capitale degli incidenti
Si tratta di tematiche della massima urgenza: "La Consulta, oltre al confronto tra operatori, potrà trasmettere indicazioni e proposte agli assessori e commissioni competenti. Serve un confronto più ampio al tema della sicurezza stradale", ha continuato la Meleo. Anche perché, con 13.128 sinistri e 173 morti (dati ACI-Istat 2015, gli ultimi disponibili) Roma è la più pericolosa tra le grandi città italiane, ben oltre Milano, seconda classificata (8.729 incidenti e 53 morti) e Bologna, al terzo posto (4.345 sinistri e 29 vittime).
Città aperta al confronto
Appena riceverà il via libera anche dall'Assemblea capitolina, la nuova Consulta inizierà a essere pienamente operativa. "Pensiamo di organizzare per il prossimo inizio di marzo", ha annunciato Enrico Stefano, presidente della della commissione Mobilità e trasporti del Comune, "una seduta straordinaria del consiglio comunale dedicata alla sicurezza stradale. Sarà un'occasione utilissima alla città per confrontarsi sul tema, grazie anche alla presenza di Jean Todt, inviato speciale dell'Onu per la Sicurezza stradale".