Ibride plug-in più efficienti? Una soluzione è ispirarsi al mondo della natura. Cioè al modo in cui gli stormi di uccelli e gli sciami di insetti risparmiano energia in volo. Secondo una ricerca della University of California, Riverside, l'applicazione di questa e di altre tecniche di bilanciamento del carico di energia tra la batteria e il motore a combustione interna permette di abbattere il consumo di carburante anche del 30%.
Sistema binario poco efficiente
Molte delle ibride plug-in possono essere caricate utilizzando una fonte di energia elettrica esterna oppure il motore a combustione interna, con conseguente maggiore o minor consumo di benzina o gasolio (e maggiori o minori emissioni inquinanti). L'uso dell'energia è governato in genere da un sistema di gestione (Energy management system, o EMS) "binario" che prima porta l'auto in modalità 100% elettrica, poi, quando la batteria si è esaurita, passa in modalità ibrida usando il motore a combustione interna per ricaricarla. Secondo i ricercatori californiani questo sistema non è il più efficiente.
L'esempio degli stormi
Nei test di laboratorio si è rivelato molto più efficace non separare indiscriminatamente le due modalità, ma mescolarle a seconda della convenienza. Al sistema EMS serve però una serie di informazioni per "decidere" se passare al motore a combustione interna o continuare a usare la batteria. Primo dato da inserire: la possibilità di ricaricare il veicolo nel corso del viaggio dalla rete elettrica esterna. Occorrono poi le informazioni che l'automobile riceve grazie al collegamento con le reti mobili o le piattaforme di crowdsourcing, la capacità di raccogliere ed elaborare all'istante decisioni improvvise del conducente (una deviazione) o inattese condizioni del traffico e della strada. Infine, non meno importante è il ruolo degli algoritmi evoluzionistici, modelli matematici che descrivono fenomeni naturali come i voli degli sciami di insetti o degli stormi di uccelli. “Utilizzando questi modelli, il risparmio energetico che gli animali ottengono in natura può essere replicato sulle macchine", affermano i responsabili della ricerca.
L'evoluzione insegna
Nasce così una piattaforma intelligente che dosa l'energia e impara dalle precedenti esperienze di guida del veicolo, anzi, di tutti i veicoli, se sono connessi in rete e si trovano in condizioni simili. "La gestione dell'energia delle ibride plug-in non deve più essere statica", concludono i ricercatori dell'università californiana. "Può migliorare nel tempo, condividendo le conoscenze. E sotto questo profilo, la natura e i suoi sistemi evolutivi hanno molto da insegnarci".