Anche General Motors alla fine cede alle pressioni del presidente Donald Trump e annuncia un piano d’investimenti negli impianti degli Stati Uniti per 1 miliardo di dollari nei prossimi anni. I dettagli saranno presentati nelle prossime ore: secondo le prime indicazioni, la strategia però dovrebbe creare 1.000 nuovi posti di lavoro. Si tratta, come nel caso di Fca, di investimenti già previsti che subiranno una accelerazione per andare incontro alle ormai quotidiane sollecitazioni di Trump.
Dopo Ford e Fca
Gm è l’ultimo dei costruttori americani a rispondere alla minacciata imposta del 35% sulle auto prodotte fuori dei confini Usa, ipotizzata dal neo presidente: nei giorni scorsi Ford aveva deciso di cancellare gli 1,6 miliardi di dollari destinati a un nuovo stabilimento in Messico mentre Fca aveva messo sul piatto della discussione 1 miliardo per le fabbriche dell’Ohio e Michigan.
Avanti con il Messico
Nessuno stop però al Messico: secondo quanto anticipato da Bloomberg, Gm manterrà la presenza nel paese sudamericano, dove dal 2014 al 2018 investirà 5 miliardi di dollari creando 5.600 posti di lavoro.