In Inghilterra, è boom di acquisti di auto d’epoca da parte delle donne. A dirlo una recente ricerca, realizzata dalla Footman James, società assicurativa inglese specializzata in auto e moto d’epoca, che sottolinea come nel corso del 2016 ci sia stato un incremento del 40 per cento di donne che hanno scelto di guidare una “young timer”, con particolare interesse per le auto degli anni Settanta, Ottanta e Novanta, caratterizzate da costi abbordabili, facile manutenzione e con ancora tanto fascino.
Storie di donne
La ricerca, effettuata su un campione di 1.025 donne, ha rivelato che il 21 per cento di loro ha scelto una “classic car”, spinto dall’amore per le cose del passato, seguito dal 19 per cento che ha ammesso di aver scelto l’auto grazie ai suggerimenti di amici e familiari, mentre nel 17 dei casi, le donne intervistate hanno visto un buon investimento in un’auto del passato. Ma la cosa divertente è che la società assicurativa inglese, durante la ricerca, ha chiesto alle intervistate di inviare le loro storie, storie appunto legate alle loro auto, alle ragioni della scelta e alle diverse esperienze. E un gran numero di intervistate ha aderito all’invito entusiasta, raccontando di come, a volte, le storie che uniscono auto e proprietari assomiglino a vere love story.
Mini ti presento Sally
Come quella di Sally Blunt, felice proprietaria di una Mini Mayfair del 1991, che ha deciso di condividere così la sua storia. “Ho 47 anni e potrei definirmi quasi una neo patentata, visto che ho fatto l’esame di guida solo tre anni fa. La mia prima auto è stata una Volkswagen Polo, aveva molti anni alle spalle ma era così bella che avrei voluto tenerla per sempre, volevo che invecchiasse con me”. Ma le cose, per Sally non sono andate così:“Un bel giorno la mia Polo si è messa a fare i capricci e dopo il verdetto del meccanico, col cuore spezzato, ho dovuto rinunciare all’idea”. Ma, come spesso accade per i possessori di auto, un sogno infranto può trasformarsi in una nuova occasione. E così è stato. Sally e l’allora marito Nigel, cominciano a rastrellare il web alla ricerca di qualche buona occasione. “Me lo ricordo ancora – ha raccontato Sally – era un venerdì notte, Nigel stava sul suo computer da ore e ad un certo punto, urlando dalle scale mi dice, Sally! ho trovato la tua prossima auto”. Sally sognava da sempre di avere una Mini e quando sul sito web di un rivenditore di auto d'epoca ad Harborne Birmingham è apparsa la possibile “preda”, l’entusiasmo è salito alle stelle.
Attenti al cane
“Il sito parlava di una Mini Mayfair del 1991, con un chilometraggio molto basso e sempre ben tenuta”, ricorda Sally. Così, la mattina dopo, molto presto, con Nigel vanno dal rivenditore a vedere l’auto. E’ stato amore a prima vista. “Lo ricordo come fosse oggi, vederla è stato come uno shock – ricorda ancora Sally. Era fantastica e in ottime condizioni”. Una Mini bianca del 1991, già restaurata con pezzi originali. Sul contachilometri solo 5.500 miglia, praticamente è stata più in garage che su strada. Era appartenuta a una signora anziana con cane, “così ho ereditato un’auto piena di peli e con un portachiavi con la foto di un cane. Ma con tutta la documentazione originale, i tagliandi che ne certificavano il chilometraggio e persino la fattura originale di acquisto”.
La mia prima volta
Il fascino di comprare un’auto d’epoca è anche questo. Si eredita una storia. Insieme a qualche sorpresina, capita. Dopo una approfondita manutenzione e poche miglia percorse, Sally ha prima dovuto cambiare lo scarico, poi sostituire le gomme. Eppure, la prima uscita con la sua Mini se la ricorda ancora come fosse oggi: “Ero stressata e nervosa. Quella domenica mattina per me sembrava tutto così nuovo. Specie lo sterzo, così duro da manovrare. Ma è bastato poco per prendere confidenza. Il bello di un’auto classica è che è unica, come la sua storia”.