L'Automobile Club di Milano incontra i vertici delle istituzioni locali per fare il punto sulla situazione della mobilità non solo in ambito comunale, ma anche allargando il discorso all'area metropolitana e a tutta la regione Lombardia. Occasione dell'incontro il convegno "La mobilità nell'area metropolitana: conoscere e comunicare dati, problemi e strategie" nel corso del quale la Commissione di studio, istituita presso l'Automobile Club di Corso Venezia, ha sollecitato un confronto su cosa si possa fare per migliorare la vita dei cittadini, dei pendolari e dei turisti, salvaguardando anche l'ambiente e garantendo standard di vivibilità degni di una realtà importante a livello mondiale come quella del capoluogo lombardo.
Politica armonica
Introdotto dal saluto del presidente AC, Ivan Capelli, il convegno si è soffermato in particolare sulla necessità di allargare sempre di più i confini delle zone interessate da provvedimenti coordinati nel settore della mobilità. Spazio quindi alla zona centrale, nevralgica per gli affari e per la vita di tante persone, ma senza dimenticare le zone circostanti, sia quelle immediate che le più lontane. Per armonizzare le differenti necessità è evidente - si è sottolineato nel convegno - come non si possa prescindere da una politica univoca, che sappia lavorare sulla qualità intrinseca del servizio, senza sacrificare però l'ìntermodalità e l'accessibilità che sono requisiti fondanti per una proposta seria e soprattutto utile in materia di mobilità.
Mobilità per tutti
Secondo i partecipanti al convegno, la strada giusta è quella di un'offerta multimodale che non pregiudichi a prescindere l'uso del mezzo privato, per sua natura il più flessibile, ma garantisca un sistema di servizio pubblico efficiente, competitivo e confortevole. Le persone devono essere messe in condizione di fare una scelta consapevole ma anche logica, senza sacrificare il proprio stile di vita.
In pratica
All'incontro si è analizzata a situazione economica, sia dal punto di vista delle entrate - cercando di capire per cosa si paga e dove vanno a finire i soldi degli automobilisti e in generale di chi si muove - che in uscita. In questo senso, i lavori hanno portato all'analisi delle possibili coperture, pubbliche e private per le prossime proposte. Passi concreti per combattere la congestione, soprattutto nelle direttrici da e verso Milano. In questo quadro si inserisce la proposta, ad esempio, della costruzione della quarta corsia su entrambe le tangenziali, la est e la ovest e la terza corsia per il tratto autostradale Milano Meda.