A diciotto mesi dal debutto in Italia, mytaxi, l'applicazione per prenotare e pagare via web un tragitto in taxi, fa un primo consuntivo della sua attività. Presente in 56 città europee, tra cui Roma a Milano, vanta a livello continentale una corsa al secondo. Restando nel nostro paese, nella Capitale e nel capoluogo lombardo, finora, sono stati percorsi in tutto due milioni e mezzo di chilometri, ammontano a 1.650 i tassisti che aderiscono al servizio e l'85% delle corse è stato pagato tramite l'app.
Il bambino è servito
Ma la vera novità, unica nel suo genere per il settore taxi della penisola, è l'attenzione alla sicurezza dei bambini: sono 150 le auto della flotta mytaxi dotate di seggiolini Chicco, adatti ai più piccoli tra i 15 e i 36 chilogrammi di peso. "Si introduce così", dichiara Barbara Covili, general manager mytaxi Italia, "un'altra importante innovazione che permette non solo di salvaguardare i più piccoli, ma anche di rispondere a un'esigenza fortemente sentita da molti passeggeri". Si può richiedere una macchina dotata dei sistemi di ritenuta direttamente in fase di prenotazione, cliccando su "messaggio al tassista" nei dettagli d'ordine.
A nozze con l'inglese Hailo
Disponibile per iOS e Android e, dallo scorso luglio, anche su Google maps, sempre a luglio di quest'anno, la società che gestisce la piattaforma ha annunciato l'avvio della fusione con Hailo, app inglese di prenotazione taxi, grazie alla quale punta a diventare un colosso europeo del taxi 2.0 da oltre 70 milioni di passeggeri e 100.000 professionisti abilitati al servizio.