Non si possono ancora tirare le somme del 2016, ma certo è che il mercato europeo dell’auto si avvicina all’appuntamento in buona salute. Nel novembre scorso, nei 27 Paesi dell’Unione Europea sono state immatricolate 1.148.618 auto nuove, il 5,8% in più rispetto allo stesso mese del 2015. E aggiungendo i tre Paesi dell’Efta (Svizzera, Norvegia e Islanda) il totale sale a 1.189.181 (+5,6%). Altra acqua al mulino di una crescita che attesta i primi 11 mesi a quasi 13,5 milioni di unità nell’Unione (+7,1%) e ad oltre 13,9 considerando anche l’area Efta (+6,9%). Sicché si può già dare per acquisito un bel segno più per l’intero anno, dentro una forchetta che va da 14,5 a 14,7 milioni di consegne in Europa, più altre 500mila nei Paesi Efta.
La Germania fanalino di coda
Anche in novembre quasi tutti i Paesi dell’Unione Europea hanno fatto registrare un incremento delle immatricolazioni rispetto allo stesso mese del 2015. Fanno eccezione solamente la Bulgaria, l’Irlanda e soprattutto l’Olanda (-20% e -8,6% da inizio anno) dove le vendite sono state penalizzate dalla fine degli incentivi statali. Alla crescita hanno contribuito tutti e cinque i maggiori mercati: in evidenza nel mese soprattutto la Spagna (+13,5%) ma con un incremento dell’8,2% è l’Italia a far registrare la miglior performance da gennaio (+16,5%). Nel Regno Unito il mercato ha tenuto botta, mettendo a segno un +2,9% che segnala incertezza, in attesa che prenda corpo e faccia sentire i suoi effetti la Brexit. Ancora più modesto l’incremento in novembre dell’1,5% e nell’arco di 11 mesi del 4,6% in Germania, locomotiva che ormai non tira più.
Jeep e Alfa sugli scudi
Dai dati di vendita relativi alle varie Case emerge in primo luogo l’ottima performance di Renault, che capitalizza la recente offensiva di prodotto come marca (+20,1% in novembre con 93.110 consegne e +12,8% con 972.417 unità da inizio anno) e si fa valere pure a livello di gruppo grazie alla buona tenuta dei prodotti low cost di Dacia (+9,8% negli 11 mesi). Fra i costruttori generalisti continua il buon momento di Fca, accreditata a livello di gruppo di un +10,3% in novembre con 73.888 unità e di un +14,5% da inizio anno, con 905.253 immatricolazioni: un incremento a cui sta contribuendo soprattutto Jeep (+21,3% in 11 mesi) ma anche la rilanciata Alfa Romeo (+32,8% nel mese scorso). Sulla difensiva invece, con un calo complessivo delle consegne del 4,3% in novembre, tutte e tre le marche del gruppo Psa (Peugeot, Citroën e DS) in attesa dei nuovi prodotti. E così pure Ford (+1,9%, con una quota ridotta di tre decimi di punto al 6,7%) e Opel (-1,1%) che scontano la loro forte esposizione sul mercato del Regno Unito.
Seat e Skoda meglio di Volkswagen
Un capitolo a parte merita il gruppo Volkswagen. Per la prima volta da quando è scoppiato il Dieselgate ha fatto meglio della media del mercato, immatricolando oltre 280mila vetture nell’Europa a 27 (+6,5%, per una quota del 24,6 in crescita di due decimi di punto) più altre 12 mila nei Paesi dell’Efta (+6,3% nel mese). Soprattutto per merito di Seat, che nelle consegne (+29,6% in novembre con oltre 30mila unità) comincia a riflettere le vendite del suv Ateca, e ancora una volta di Skoda (+7,9%) e Audi (+7%) mentre la marca capogruppo continua a perdere posizioni (ha perso mezzo punto di quota di quota nel mese mettendo a segno un modesto +1% ed è scesa dal 12,2 al 11,3% da inizio anno, perdendo in volume lo 0,4%).
Fenomeno Jaguar
E le marche premium? Detto del buon andamento di Audi, bisogna aggiungere però che Mercedes (+12,4% nel mese) e Bmw (+13,2%) continuano a fare meglio. E nella competizione a tre fra le tedesche, la Stella è ormai a un passo dalla marca dei Quattro Anelli nell'Europa a 27 e l'ha scalzata dal gradino più alto del podio nel conteggio che comprende i Paesi Efta. Mentre fra le altre Case si segnala Jaguar, con quasi 6mila consegne in novembre (+54,1%) e oltre 60mila (+71,2%) dall’inizio dell’anno, grazie soprattutto al suv F-Pace.