Con la LC, coupé sportiva di lusso marchiata Lexus, debutta una significativa evoluzione del sistema di propulsione ibrida di Toyota. La nuova tecnologia Multi-Stage e l'inedita batteria agli ioni di litio permettono infatti di massimizzare le performance del sistema, mantenendone al tempo stesso l'efficienza.
Ora si punta alle prestazioni
“Sinora la gente ha associato il concetto dell'ibrido solo a quello dell'ecologia”, spiega Koji Sato, ingegnere capo del progetto LC. “Con le novità che introduciamo ora, pensiamo che questa tecnologia possa essere associata anche all'idea di performance e piacere di guida”. La novità principale è il sistema Multi-Stage, in pratica un cambio automatico a quattro marce montato a valle della trasmissione a variazione continua Cvt. In un veicolo full hybrid convenzionale la potenza del motore termico viene amplificata da quello elettrico attraverso un riduttore. Con il Multi-Stage invece la potenza di entrambi i motori può essere massimizzata dal cambio automatico, che permette di sfruttare appieno l'erogazione a qualsiasi velocità. Per la LC il regime massimo di funzionamento del motore 3.5 V6 è stato incrementato da 6.000 a 6.600 giri e grazie al Multi-Stage la potenza viene sfruttata di più già con le marce basse, tanto che il picco si raggiunge intorno ai 50 km/h e l'accelerazione – secondo quanto dichiarato - da 0 a 100 avviene in 5 secondi.
Trasmissione "virtuale" a 10 marce
In posizione D (Drive), il cambio dispone di uno schema di controllo che simula quello di una trasmissione a 10 rapporti. “Con l'aumento della velocità”, dicono gli ingegneri di Toyota-Lexus, “il motore termico inizia a incrementare i giri in maniera diretta e progressiva, eliminando l'effetto a elastico tipico dei cambi Cvt”. Solo quando si arriva al rapporto più alto, un vero e proprio overdrive, il regime si abbassa favorendo così la riduzione dei consumi. Il cambio Multi-Stage beneficia inoltre di una nuova versione del controllo Al-Shift che adatta automaticamente il comportamento allo stile di guida del conducente. E per la prima volta su un ibrido Lexus, è disponibile grazie al nuovo sistema la modalità M di selezione manuale delle marce tramite le palette al volante.
Anche Lexus si converte al litio
Le batterie agli ioni di litio sono più costose rispetto a quelle al nichel metal idruro, ma hanno una densità energetica maggiore, sono meno ingombranti e più leggere. Ideali quindi per un'ibrida a vocazione sportiva, tanto più se di lusso perché in tal caso il prezzo passa in secondo piano. Non stupisce quindi che la LC sia la prima ibrida di Lexus equipaggiata proprio con una batteria al litio, composta da 84 celle che sprigionano 310,8 V e posizionata fra i sedili posteriori e il bagagliaio. Grazie a queste novità, la LC Hybrid si candida sotto il profilo delle performance e dell'esperienza di guida a dare filo da torcere anche alla più tradizionale versione 500 equipaggiata con un'ulteriore evoluzione del motore V8 aspirato di 5 litri a iniezione diretta e ciclo Atkinson già montato sulle più prestazionali varianti F della GS e della RC. Sulla LC l'otto cilindri eroga 477 cavalli a 7.100 giri e 540 Nm di coppia a 4.800 giri, valori che secondo Lexus permettono di staccare un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi.