Dal 25 novembre 2016 e fino al 26 febbraio 2017 il Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli” di Torino, in corso Unità d’Italia 40, ospita la mostra “Giugiaro e il suo percorso” che racconta il tratto umano e artistico del "Car Designer del secolo" (così lo hanno definito nel 1999 a Las Vegas un gruppo di 120 giornalisti ed esperti internazionali), attraverso le sue auto più iconiche, dipinti e bozzetti inediti.
Al lavoro a 17 anni
Durante la sua lunga carriera, iniziata del 1955, Giugiaro ha collaborato con molti carrozzieri e case automobilistiche creando o contribuendo a creare concept-car e modelli, tra i quali: Alfa Romeo Alfasud, Brera, 156 seconda serie, Audi 80 e 100, Bmw M1, Daewoo Matiz, DeLorean DMC-12, Fiat Panda, Punto e Grande Punto, Uno, Croma, Sedici, Idea, Lancia Delta, Prisma, Thema, Lotus Esprite, Maserati Bora, Ghibli, Merak, Mini, Renault 19 e 21, Saab 9000, Seat Ibiza, Marbella, Malaga e Toledo, Volkswagen Golf, Scirocco e Passat.
Oltre 200 le vetture disegnate
Lo stilista piemontese, nominato Cavaliere del lavoro, ha ricevuto molte onorificenze tra le quali sei Compasso d'Oro, tre Auto dell'Anno e due Volanti d’Oro. Se le oltre 200 vetture uscite dalla sua matita – dalle utilitarie più spartane alle sportive mozzafiato – sono diventate icone a quattro ruote della loro epoca, la chiave interpretativa del percorso che Giosuè Boetto Cohen e Giuliano Molineri, giornalisti e storici dell’auto, insieme a Rodolfo Gaffino Rossi, direttore del Museo, hanno disegnato è il tentativo di raccontare chi è Giorgetto Giugiaro, da dove viene, le sue emozioni di ragazzo, cosa gli riusciva bene, cosa sognava, quanto deve alla sua famiglia, ai maestri, ai collaboratori. E soprattutto come – grazie alla forza e alla concretezza delle idee - è riuscito a trovare la sua strada, a far fruttare il talento e l’orgoglio trasmettendo lo spirito di squadra a centinaia di dipendenti e collaboratori.