Didi Chuxing, la "Uber cinese", fa sul serio. La più grande azienda del ride sharing della Cina, che fornisce servizi di trasporto prenotabili via mobile a quasi 300 milioni di utenti in più di 400 città del colosso asiatico, dà il via alla sua espansione sui mercati internazionali con un'alleanza con il gruppo statunitense del car rental Avis.
I termini dell'accordo
Con questo accordo Avis introdurrà per i suoi clienti l'opzione di prenotare un'auto in 175 Paesi del mondo usando la app di Didi. E' un'opzione che per ora permette esclusivamente di affittare un veicolo della flotta Avis, non di avere una macchina con autista; l'azienda vuole semplicemente mettere a disposizione dei turisti cinesi - utenti di Didi - un modo conveniente di pianificare il loro viaggio prima di arrivare nel Paese che intendono visitare (e ammesso che abbiano bisogno di un'automobile per visitarlo).
Didi sonda il mercato
Secondo quanto riporta TechCrunch, l'alleanza tra Didi e Avis sarà operativa a inizio 2017, prima del Capodanno cinese, che cade alla fine di gennaio, in tempo per offrire il servizio ai cinesi che viaggeranno nel periodo delle vacanze. Non si tratta di un'iniziativa spettacolare per l'espansione internazionale di Didi ma in futuro la app mobile di Didi potrebbe permettere di prenotare altri servizi all'estero per gli utenti cinesi oltre al car rental Avis; soprattutto, questa partnership aiuta l'azienda a capire in quali paesi stranieri i suoi utenti hanno più bisogno di affittare una macchina e dove decidere quindi di portare il suo servizio di car sharing.
I prossimi obiettivi
Didi ha già investimenti in aziende che forniscono "taxi app" rivali di Uber (Lyft negli Stati Uniti, Ola in India, Grab nel Sud-Est asiatico), ma è interessata, secondo le sue stesse dichiarazioni riportate dal Wall Street Journal, a un'espansione globale che include operazioni direttament sotto il suo marchio oppure l'acquisizione di servizi locali. Staremo a vedere se l'Italia rientrerà tra i suoi obiettivi.