Tempi duri per Faraday: già da tempo si vocifera di problemi di liquidità economica per l'azienda californiana con capitali cinesi e guidata dall'italiano Marco Mattiacci. Solo poche settimane fa il gossip di un ritardo nei pagamenti ai fornitori era stato prontamente smentito. Ora, però, l'argomento è tornato alla ribalta e sembra che ci siano oggettive difficoltà a reperire il denaro necessario a procedere con lo sviluppo previsto.
Tutto fermo
Punto focale della crisi sarebbe l'impianto da 1 miliardo di dollari che Faraday sta costruendo vicino Las Vegas: la ditta che si occupa materialmente dei lavori, la Aecom di Los Angeles, avrebbe stoppato tutto in attesa di avere chiarimenti soprattutto sulle somme arretrate: "Abbiamo preparato il terreno per la fabbrica - recita genericamente un comunicato di Aecom - e gettato le fondamenta. Siamo ora in attesa che Faraday faccia chiarezza sui tempi di avanzamento dei lavori". Tutto sarebbe bloccato, comunque, almeno fino ai primi mesi del 2017.
Tanti, tanti soldi
Secondo la Aecom, Faraday si troverebbe in ritardo di alcuni mesi nei pagamenti. E non si parla di spiccioli. Gli arretrati riguarderebbero cifre da capogiro: 21 milioni di dollari in settembre, 25 milioni in ottobre, 12 in novembre. Già un anno fa il governatore del Nevada, il repubblicano Brian Sandoval, aveva proposto un incentivo statale per Faraday da 335 milioni di dollari, di cui 215 in sgravi fiscali. Contro la proposta si era schierato Dan Schwartz, l'influente tesoriere dello Stato del Nevada, il quale aveva espresso dubbi sulla possibilità che i lavori potessero mai concludersi: "Non vorrei - aveva detto Schwartz - che il tutto implodesse e i cittadini del Nevada si ritrovassero con milioni di dollari di debiti".