A poche ore dall'elezione di Donald Trump a 45esimo presidente degli Stati Uniti d'America, quando ancora non si erano spenta l'eco della festa alla Trump Tower a New York, già si è cominciato a pensare a come il nuovo corso uscito dalla urne americane potrà influenzare il futuro politico ed economico della nazione e, quindi, del mondo.
Lettera a Washington
Fra i primi a prendere carta e penna e a scrivere una letterina ben dettagliata - otto pagine di richieste e proposte - al nuovo inquilino della Casa Bianca, sono stati i pezzi grossi della Alliance of Automobile Manufacturers, l'associazione delle Case produttrici di auto che comprende il meglio del settore, come Fiat Chrysler, General Motors, Ford, Toyota, Mercedes Benz Usa e altri ancora, in rappresentanza del 77% del mercato americano. Nel mirino, tanto per essere chiari, le regole - imposte da Washington nel 2009 in cambio degli aiuti alle grandi imprese del settore in crisi - riguardo le emissioni e i consumi. Nelle intenzioni della precedente amministrazione, il 2025 doveva essere l'anno in cui sarebbero scattate regole molto severe con obiettivi ben precisi come quello di una percorrenza di 54,5 miglia per gallone di benzina consumato mediamente per auto.
Come evitare le multe
Secondo gli autori della lettera a Trump - gli stessi che già nello scorso settembre si erano rivolti ad Obama affinché riconsiderasse alcune delle sue scelte - il basso prezzo del greggio e la relativa scarsa diffusione delle auto a basse emissioni, elettriche in primo luogo, imporrebbe una totale "revisione e aggiustamento delle regole" stabilite dal governo. In particolare viene fatto riferimento alle disposizioni a favore della mobilità autonoma ed elettrica proprio dello scorso settembre. Le grandi marche lamentano che le norme attualmente in vigore potrebbero costare loro milioni di dollari, soprattutto in multe che potrebbero essere appioppate ai produttori dall'ente che si occupa negli Usa di traffico e sicurezza stradale, l'Nhtsa. Per questo viene chiesto alla nuova amministrazione di istituire una commissione apposita per approfondire l'argomento e trovare soluzioni che vadano bene per tutti.
Smantellare l'Epa
L'amministrazione - in realtà non ancora insediata - di Trump non ha per ora commentato la lettera ricevuta dalla Alliance of Automobile Manufacturers. Quello che sappiamo, tuttavia, è che nel corso della sua campagna elettorale il tycoon divenuto nel frattempo presidente aveva messo in chiaro che già nei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca sarebbe intervenuto sull'argomento ambiente per rendere meno restrittiva la legislazione in materia. All'ordine del giorno della nuova amministrazione ci sarebbe anche lo smantellamento della Epa, l'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente.