Lo aveva già previsto il Piano generale del traffico urbano varato nel 2015 dalla giunta Marino. Ora è ufficiale: la giunta Raggi ha approvato una delibera che sancisce ulteriori misure restrittive anti smog per le auto più vecchie, comprese le benzina Euro 2 (le diesel di pari normativa sono già interdette). Dal 21 novembre al prossimo 31 marzo, queste vetture non potranno più accedere all'interno dell'anello ferroviario, nei giorni feriali, ad eccezione dei residenti.
A inizio novembre, i primi divieti
Il provvedimento del Campidoglio conferma poi le restrizioni al transito già fissate dal prossimo 1° novembre per le vetture a benzina Euro 1 e per le diesel Euro 1 ed Euro 2: non potranno circolare nella Fascia verde (quasi tutto il territorio all'interno del Grande raccordo anulare), tutti i giorni, esclusi week end e festivi. Si tratta di circa 140 mila automobili, stando ai dati ACI sul circolante capitolino.
Addio alle targhe alterne
In caso di emergenza, al posto delle targhe alterne, la giunta capitolina ha preferito estendere il divieto di transito nella Fascia verde anche alle benzina Euro 2 e alle vetture a gasolio Euro 3. Le misure scatteranno a partire dal terzo giorno di superamento del limite di legge sulla concentrazione di polveri sottili nell'aria (50 microgrammi per metro cubo).
In particolare, dal terzo giorno si fermeranno le benzina Euro 2, dalle 8,30 alle 20,30.
Dal quinto giorno, non potranno circolare nell'area neppure i diesel Euro 3, nelle fasce orarie 7,30-10,30 e 16,30-20,30.
In queste stesse fasce orarie, in caso di superamento di PM10 per otto giorni, lo stop al transito è imposto a tutte le diesel, eccetto le Euro 6.
Nel piano lavaggio strade e riscaldamento
"Il provvedimento nasce per tutelare, nel migliore dei modi, sia il diritto alla salute che le esigenze di mobilità dei cittadini romani", ha commentato Linda Meleo, assessore alla Città in movimento. Inoltre, ha aggiunto Paola Muraro , titolare dell'assessorato alla Sostenibilità ambientale, "preferiamo una visione sistemica, piuttosto che interventi spot". In caso di emergenza, ha spiegato l'assessore, si è deciso di "abbandonare la logica delle targhe alterne a beneficio di un piano oculato che, oltre a estendere i divieti di circolazione alle auto più inquinanti, prevede anche il lavaggio delle strade e una rimodulazione del riscaldamento negli edifici".