Per ora si tratta solo di linee d'indirizzo approvate dalla Giunta per "dotare la città di un sistema di mobilità che possa reggere il confronto con le altre capitali europee", ha spiegato Linda Meleo, assessore alla Città in movimento di Roma. Nelle intenzioni del Campidoglio, il documento è la premessa necessaria per consegnare alla Capitale un Piano di mobilità sostenibile (Pums) in grado di "recuperare nel medio-lungo termine il gap infrastrutturale storico, aggravato dall'incongruo sviluppo insediativo degli ultimi 15 anni", ha aggiunto l'assessore.
Due tempi
Il documento contiene due livelli d'azione. Il primo, sul breve-medio periodo, prevede una serie di interventi per dotare le infrastrutture di trasporto di "standard di qualità adeguati", dicono al Comune. La priorità è avviare un programma di manutenzione urbana straordinaria, in modo da migliorare sistemi e servizi esistenti e monitorare la corretta realizzazione delle opere in corso.
Il secondo step del Piano è programmato nell'arco di un decennio durante il quale dovrà essere attuata "una serie di progetti strategici che puntano a cambiare radicalmente la mobilità romana e che necessiteranno di risorse pubbliche adeguate al ruolo e alla funzione della Capitale e che richiederanno il coinvolgimento di governo e Regione", ha sottolineato Meleo.
Modello europeo
Trasporto pubblico, strade, parcheggi d'interscambio, tecnologie, parco veicoli, mobility manager, controllo e regolazione del traffico, informazione ai cittadini, logistica delle merci: nessun aspetto verrà trascurato ma, nelle intenzioni della Giunta capitolina, tutto ciò che si muove a Roma e dintorni sarà considerato in un "modello organico di mobilità integrata e sostenibile".
I tempi per la stesura del Piano non sono stati divulgati. Di certo, ci dicono all'assessorato Meleo, il modello scelto è quello elaborato da Bruxelles in un documento ad hoc (Guidelines developing and implementing a sustainable urban mobility plan), che fissa una serie di requisiti: garantire ai cittadini tutti i mezzi per raggiungere destinazioni e servizi chiave, più sicurezza, meno inquinamento, minori consumi energetici, trasporti più efficienti ed economici, maggiore attrattività del territorio e un ambiente urbano di qualità.