Sarà il crollo dei prezzi delle batterie per le auto elettriche a segnare il più grande cambiamento che l'industria dell'automobile abbia vissuto negli ultimi cento anni, innescando il boom dei veicoli elettrici autonomi e delle applicazioni per il ride hailing. Lo sostiene uno studio congiunto Bloomberg-McKinsey.
Boom per l'elettrico
Il prezzo delle batterie a ioni di litio per le auto elettriche è sceso del 65% dal 2010 a oggi, e continuerà probabilmente a scendere, secondo Bloomberg New Energy Finance e McKinsey & Co. Le batterie rappresentano attualmente il costo più importante per le auto elettriche, ma dallo studio emerge che i prezzi sono scesi a 350 dollari per kilowatt-ora nel 2015, contro i 1.000 dollari del 2010. Questo sta già dando e sempre più darà una spinta alle vendite dei veicoli elettrici (light-duty di tipo ibrido plug-in e a batteria): 448.000 unità vendute lo scorso anno e 647.000 previste per fine 2016 contro 52.000 sei anni fa. Dal 2030 aspettiamoci una vera rivoluzione: "I veicoli, e il modo in cui sono usati, cambieranno più nei prossimi quindici-venti anni che negli scorsi cento", sottolinea Colin McKerracher, direttore della divisione "trasporti avanzati" di Bloomberg New Energy Finance.
Auto autonome, una "realtà"
L'accessibilità delle batterie è una spinta in particolare alla diffusione delle auto autonome, che saranno una "realtà diffusa nel giro di dieci anni", dicono gli esperti. Ovviamente la crescita del mercato è favorita anche dai rapidi e costanti progressi nelle tecnologie per auto connesse e senza conducente: per questo continuano ad aumentare gli investimenti in software e sensori. Anzi, secondo lo studio, i grandi produttori d'auto spenderanno sempre più sullo sviluppo di codici e algoritmi che collegano le macchine a Internet per gestire tutte le funzionalità, dalla navigazione al pagamento.
Uber e ride hailing senza conducente
Il boom previsto dell'elettrico fa crescere anche la diffusione e gli investimenti nelle applicazioni di ride hailing (11,3 miliardi di dollari nel 2015): le self-driving cars saranno infatti sempre più usate dai servizi come Uber, perché, con batterie molto meno costose e tecnologie molto più raffinate, mettere in strada flotte di veicoli autonomi per il ride sharing sarà molto più conveniente. Secondo Bloomberg-McKinsey, se grazie alle batterie "low cost" il costo di gestione di un taxi elettrico con conducente si ridurrà del 3,1% entro il 2025 a 2,76 dollari per miglio percorso, la gestione del taxi elettrico autonomo sarà ancora più economica: 67 centesimi per miglio.
Impatti non solo nell'automotive
Tante industrie saranno toccate da questi cambiamenti. Le società elettriche potranno vendere di più: si calcola un incremento del 3% della domanda di elettricità nei prossimi 15 anni, ma ovviamente le utility saranno chiamate a generare elettricità da fonti rinnovabili per non pesare sulla qualità dell'aria. “Vedremo nascere nuovi modelli di business e opportunità di offrire servizi”, su cui dovranno puntare anche le aziende che oggi vendono carburante, nota Surya Ramkumar, socio McKinsey. Infatti, il previsto boom dell'elettrico potrebbe ridurre anche del 75% entro il 2030 il consumo di carburante da veicoli light-duty in alcune città, dove, tra l'altro, 4 veicoli su 10 potrebbero essere autonomi fra 15 anni. Si affermerà il modello della mobilità "come servizio": gli operatori del mercato dovranno migrare verso nuove proposte, dall'offerta di flotte autonome e stazioni di ricarica all'analisi dei dati.