Nissan e mobilità elettrica, un legame sempre più solido e che sarà presto esteso anche alle auto a guida autonoma. A dirlo è Gareth Dunsmore, direttore Zero Emissioni di Nissan Europa, il quale ci ha raccontato presente e futuro della Casa giapponese.
Al pari della Apple nell’informatica, la Nissan è stata nell’auto una visionaria: alla luce dei risultati ottenuti fino a oggi siete soddisfatti di essere stati i precursori nella mobilità elettrica?
“Certamente, abbiamo investito molto e siamo convinti che le auto a batteria pian piano si affermeranno nel mercato. Con oltre 230 mila Leaf vendute e 2,7 miliardi di chilometri percorsi fino ad oggi senza riscontrare problemi, possiamo dire di essere un bel passo avanti rispetto agli altri costruttori”.
In Europa, però, sono diversi i paesi, tra cui l’Italia, dove le elettriche non hanno trovato per adesso la strada spianata: avete mai pensato di promuoverne la diffusione magari con una alleanza tra costruttori?
“Esiste già un consorzio, una sorta di lobby in questo senso con diversi marchi che operano nel settore, tra cui i nostri partner di Renault e Bmw. Le colonnine Nissan sono compatibili con tutti gli standard e siamo convinti che dopo l’exploit in nazioni come la Norvegia e l’Olanda, anche sulle strade italiane vi sarà un progressivo aumento dei veicoli elettrici. Stiamo lavorando a questo”.
Lavorando in che modo? I costi della auto elettriche sono proibitivi e certo non invogliano all’acquisto.
“Il nostro impegno è proprio quello di arrivare a una riduzione del listino e per fare ciò l’intenzione è quella di riuscire ad abbassare i costi delle batterie, che sono al momento la componente più gravosa nel prezzo finale, arrivando dai circa 1.200 euro a chilowattora attuali a 200 euro entro il 2020”.
Guardando all’offerta prodotto, invece, come intendete muovervi? Oltre alla Leaf e all’e-NV200 vedremo a breve altri modelli a batterie nella vostra gamma?
“Riguardo a questo purtroppo non posso rivelare molto, ma ovviamente si”.
Si parla però di un crossover, sviluppato partendo dalla Kicks recentemente presentata in Brasile …
“Ripeto, non posso dire nulla, posso però confermare che stiamo lavorando già da tempo a un nuovo modello”.
Osservando la Leaf appare chiaro che la vostra scelta è stata quella di produrre elettriche molto simili nell’aspetto a quelli convenzionali: cambierete strategia?
“Per adesso no. La nostra scelta è stata proprio quella di avvicinare l’auto elettrica al pubblico senza accentuarne troppo dal punto di vista estetico la differenza con le vetture normali e siamo soddisfatti del risultato ottenuto”.
Al Salone di Parigi diversi marchi hanno presentato dei modelli a batteria capaci di autonomie da record: la concorrenza aiuta o toglie spazio?
“Abbiamo la Leaf da 30 chilowattora che oggi riesce a percorrere con una ricarica fino a 250 km e più modelli arrivano sulle strade più si crea il mercato”.
Mobilità elettrica e guida autonoma vanno di pari passo?
“Sicuramente, le motorizzazioni elettriche già oggi beneficiano di molte delle tecnologie applicate alla guida autonoma. Connettività e dati della Rete contribuiscono e contribuiranno ad esempio a elevarne sempre più l’autonomia. Mentre i motori elettrici, è già provato, potranno dare una forte spinta alle auto senza pilota”.