Il gruppo Bmw gioca d’anticipo e, in un comunicato corredato da foto del prototipo, annuncia che la nuova generazione della Mini Countryman disporrà anche di una motorizzazione ibrida plug in. Sarà in vendita nel 2017, tre anni prima di una Mini elettrica non meglio specificata per il 2020, annunciata dal gruppo al recente salone di Parigi. La Countryman ibrida plug in è la prima del genere per il marchio inglese, che eredita il sistema dalla Bmw 225 xe Active Tourer, condividendo stessa piattaforma e stesso schema di trazione elettrica sul posteriore e benzina sull’anteriore.
“Vogliamo convincere i clienti della Mini – ha detto Sebastian Mackensen, il brand manager – dei benefici della guida ibrida”. Come? Puntando non solo sull’efficienza e sulla riduzione dell’impatto ambientale, ma anche sulla sportività, valore proprio della Mini.
Doppia modalità ibrida
La nuova Mini Countryman ibrida plug in è infatti dotata di una doppia modalità di guida elettrica: il primo settaggio è l’Auto, per velocità fino a 80 km/h, l’altro è il Max eDrive, che permette di arrivare fino a 125 km/h con zero emissioni allo scarico. Questa Mini ha la presa per ricarica della batteria agli ioni di litio (alloggiata sotto i sedili posteriori) dietro al Side Scuttle del passaruota sinistro. Il gruppo Bmw cui il marchio inglese appartiene non ha dichiarato né l’autonomia con una sola carica della batteria, prevedibilmente non inferiore ai 40 chilometri, né potenza complessiva e cilindrata del motore a benzina, per il quale si può ipotizzare l’utliizzo del 3 cilindri di 1500 di cilindrata.