Il marchio Peugeot, storicamente uno dei più attivi nel settore delle due ruote pieghevoli, arricchisce la propria offerta con un nuovo modello, la eF01. Presentata al Salone di Parigi nel settembre scorso, questa bicicletta si inserisce nel panorama dei prodotti elettrici del marchio del leone rampante, aggiungendo un qualcosa in più: un meccanismo brevettato da Peugeot che permette di piegarla in tre mosse e in non più di dieci secondi, facendone uno strumento utilissimo per gli spostamenti multi-modali. Una volta smontati di sella, si può portarla facilmente su un treno o sulla metro, o riporla nel bagagliaio dell'auto.
Leggera e comoda
Presentata al pubblico insieme al suv Peugeot 5008, la eF01 è una bicicletta compatta, dal peso di soli 17 chili, e sicura vista la dotazione anteriore e posteriore di freni a disco da 16 pollici. Grazie al sistema di pedalata assistita e-Kick, la eF01può raggiungere i 20 chilometri orari e la sua batteria agli ioni di litio ha una autonomia di circa 30 chilometri. Per ricaricarla bastano due ore di marcia o collegarla a una comune presa di corrente. La nuova due ruote francese è anche connessa grazie al bluetooth e a un'app dedicata che permette di tenere sotto controllo il livello della batteria.
Un occhio alla maneggevolezza
Per quanto riguarda la chiusura, la Peugeot ha brevettato un sistema che tiene in "memoria" la posizione della sella e che quindi riporta la bici alla sua posizione precedente alla chiusura senza sforzo né perdite di tempo. Una volta chiusa, le due ruote sono perfettamente allineate e una maniglia integrata al telaio permette di trasportarla rapidamente e senza fatica.
Un po' di storia
A inventare la bicicletta pieghevole - uno strumento chiave per i movimenti delle truppe della fine del 1800 - fu il capitano Henri Gérard, nato a Condé en Brie nel 1859, veterano della campagna europea del 1870 e di quella nel golfo del Tonkino del 1887. Messo a capo del 147esimo reggimento, in cui prestava servizio un plotone ciclista, Gérard è ricordato oggi in tutti i musei dedicati alle due ruote; la sua invenzione è entrata nella vita di molti, pendolari o semplici appassionati.