Si chiama Uniti la speranza per una mobilità di domani migliore. Ecologica, elettrica, piccola, forse anche autonoma, a misura d'uomo. E d'ambiente. L'hanno pensata, progettata, realizzata e presentata - su carta per ora - un gruppo di ragazzi di tutto il mondo ma con base a Lund, la città universitaria per antonomasia della Svezia meridionale.
Nuova filosofia
L'idea alla base della Uniti - dicono i giovanissimi realizzatori - è quella che anche le più moderne tra le automobili progettate oggi sono comunque pensate con gli stessi criteri dei veicoli di trenta o quaranta anni fa. E questo - alla luce della situazione del pianeta - non è più accettabile. File di auto pesanti, inquinanti, sporche, costose e per di più nella maggior parte dei casi con una sola persona a bordo continuano a rincorrersi (si fa per dire) lungo le nostre strade. La filosofia della start up svedese è invece quella di creare un'auto che parli ai giovani, andando incontro alle loro esigenze e a quella dell'ambiente, ormai seriamente compromesso da decenni di inquinamento indiscriminato.
Risolve i problemi
Uniti nasce su questa base: creare un format per il trasporto urbano che sia sostenibile e corretto. Tutto il non necessario, interno ed esterno all'auto, viene fatto sparire. Le linee sono essenziali. Ogni caratteristica propria di un'auto - la sicurezza, il comfort, lo spazio per gli oggetti e una performance ragionevolmente brillante - viene rivista e modernizzata. A questo scopo è stata creata una squadra di designer e creativi provenienti da ogni parte del mondo che collaborano allo sviluppo dell'auto. A bordo non mancheranno, ovviamente, tutti i sistemi di connessione che sono diventati un must nel mondo di oggi, cosi come i sistemi che aprono la via alla guida autonoma. L'auto dicono a Lund, interesserà in particolare ai "Millennials", i giovani tra i 25 e i 34 anni, per lo più dei Paesi europei come la Svezia, la Germania, il Regno Unito, la Francia. In tutto circa 30 milioni di potenziali clienti.
Sperimentazione avanzata
La Uniti è stata studiata a tavolino in modo da poter essere realizzata con materiali semplici da reperire e spesso a chilometri zero. Ma questo non vuol dire che i suoi creatori non abbiano ragionato in grande e si siano dedicati anche alla preparazione di una agenda per gli sviluppi futuri. Nei loro piani il primo prototipo funzionante dovrebbe vedere la luce entro il primo trimestre del 2017. A quel punto se ne saprà di più anche sulla motorizzazione. Entro la fine dell'anno, poi, si pensa di chiudere tutta la fase sperimentale e di ottenimento dei brevetti per le varie soluzioni proposte. A partire dal 2018 si potranno pre ordinare le auto che dovrebbero essere consegnate tra la seconda metà del 2019 e l'inizio del 2020.
Finanziati da chi vuole
La start up svedese si è finanziata fin dalla sua nascita con i soldi di contributori volontari e attraverso qualche collaborazione con aziende interessate a partecipare allo sviluppo della nuova auto. Solo 100.000 corone, appena 10.000 euro, sono stati messi dal governo svedese. Sono in tutto 330, al momento in cui scriviamo, quelli che hanno acquistato azioni della compagnia, finanziando il 137% della richiesta dell'azienda; e, sottolineano a Lund, manca ancora un mese alla fine del tempo disponibile per le sottoscrizioni.