Grazie alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale (n. 239/2016) del decreto (n. 208/2016) previsto dal Collegato ambientale, il ministero dell'Ambiente investe 35 milioni di euro per il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile, dedicati in particolare per gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola. "I soldi ora ci sono", ha sottolineato il ministro Gian Luca Galletti, "ora mi aspetto che i comuni colgano questa opportunità e mostrino una grande voglia di innovare la mobilità dei nostri centri urbani".
Ammessi ed esclusi
Al bando pubblico potranno accedere i comuni o agglomerati territoriali con più di 100 mila abitanti. Avranno la precedenza quelli che nel 2015 hanno sforato i limiti di legge sulle polveri sottili (concentrazione superiore ai 50 ug/m3 per oltre 35 giorni l'anno) e, preferibilmente, che abbiano adottato il Piano urbano della mobilità. Sono esclusi dal beneficio gli enti locali che non hanno comunicato, come da norma, i dati sulla qualità dell'aria.
La tabella di marcia
Il tempo massimo per la presentazione dei progetti al ministero dell'Ambiente è fissato al 10 gennaio 2017. Dopodiché, il dicastero avrà 60 giorni per ripartire le risorse e decidere, in base al programma presentato dall'ente locale, la quota di cofinanziamento tra il 60 e l'80% dell'intera spesa e per un massimo di un milione di euro (che salgono a 3 milioni se la domanda è stata presentata da un insieme di Comuni) e un minimo di 200 mila euro.
I progetti ammessi agli incentivi
Il decreto ministeriale descrive in dettaglio i progetti che intende finanziare per spingere le città a spostarsi in maniera più ecologica: oltre alle modalità più innovative e alternative all'uso dell'auto privata (car e bike sharing e carpooling, bike to work, bicibus, piedibus e infomobilità), il provvedimento include anche i progetti infrastrutturali per la sostenibilità (percorsi protetti per pedoni e ciclisti, piste ciclabili, zone 30), le innovazioni ecologiche per la gestione del traffico e della sosta, le iniziative avviate dalle scuole per spingere gli studenti a spostarsi a piedi o in bici favorendo anche l'attività fisica, le campagne di educazione stradale e di guida ecologica, i programmi che prevedono i buoni mobilità o i ticket gratuiti per favorire l'uso dei mezzi pubblici.
Una boccata d'aria
In Italia, in quasi la metà dei capoluoghi di provincia lo smog supera i livelli di guardia. Secondo l'ultima indagine di Legambiente (Mal d'aria 2016), in cima alla lista tra le città più inquinate c'è Frosinone, seguita da Pavia, Vicenza, Milano e Torino. Allarme rosso anche a Napoli, Palermo, Benevento, Roma, Pescara, Terni, Avellino e Salerno.