Entro i prossimi quattro anni più di 30 auto su 100 saranno connesse tra loro attraverso internet e gli automobilisti già si dichiarano disposti a pagare fino a 800 euro per i servizi di connettività del proprio veicolo, ottenendo in cambio risparmi per oltre 200 euro su assicurazione, carburante e manutenzione. Grazie alla tecnologia le auto saranno più sicure e il traffico più fluido. Lo prevede lo studio di AlixPartners presentato a #ForumAutoMotive, il think tank sulla mobilità promosso dal giornalista Pierluigi Bonora, autore del libro “Il diavolo non ha quattro ruote”. Secondo gli esperti, lo scambio di dati tra automobili ed automobilisti genererà un business di oltre 68 miliardi di euro, con un valore medio di 160 euro per veicolo e una mole complessiva di 12 exabyte, pari a oltre 12 miliardi di gigabyte (il 5% del traffico mondiale su rete mobile).
Quattro tappe verso la guida autonoma
La ricerca di AlixParters fissa anche le cinque tappe dell’evoluzione della guida sempre più assistita dalla tecnologia, fino a prevedere nei prossimi 10-15 anni il sopravvento dell’elettronica con la guida autonoma. Il punto di rottura si è registrato nel 1995 con il sistema in grado di rilevare la distanza tra i veicoli in sosta per facilitare le manovre di parcheggio, anche se il dispositivo aveva uno scopo solo informativo e non si intrometteva nella guida. Il primo livello di intervento elettronico è arrivato nel 2000 con il controllo adattivo della velocità, liberando un piede agli automobilisti. Negli ultimi anni siamo arrivati al secondo step: la frenata automatica di emergenza e il sistema che legge la segnaletica orizzontale per tenere il veicolo in carreggiata si sostituiscono ai piedi e alle mani del conducente. Nel 2018 è fissato un terzo livello con il rilevamento automatico dell’intero ambiente stradale, in grado di subentrare ai piedi, alle mani e agli occhi di chi è al volante. L’ultimo step è atteso nel prossimo decennio, quando i veicoli autonomi con un proprio “cervello” trasporteranno i passeggeri come se fossero sul treno o in aereo senza che questi dedichino attenzione alla strada.
8 su 10 vogliono comprare l’auto a guida autonoma
L’indagine prevede che nei prossimi 15 anni il 50% dei veicoli circolanti sarà elettrico o ibrido, con una sempre maggiore affermazione dei servizi di mobilità condivisa nelle città. L’84% degli automobilisti interpellati da AlixPartners si dichiara interessato al futuro acquisto di un veicolo a guida autonoma e ciò rappresenta una novità rispetto ai tanti studi che vedono nel car sharing, nelle flotte aziendali e nel comparto della distribuzione commerciale i terreni più fertili per le auto robot. Gli acquirenti cercheranno sempre di più affidabilità e sicurezza nei nuovi veicoli a guida autonoma, dando per scontata l’economicità di utilizzo e prestando meno attenzione alle prestazioni. In questo scenario – secondo lo studio presentato a #ForumAutoMotive – saranno premiati i marchi che si sono mossi per tempo verso le nuove aspettative, con Toyota e Honda in prima fila e Mercedes e Volvo nella fasce più alte.