Le auto connesse oggi sul mercato sono sicuramente un passo avanti per la sicurezza della guida, grazie a sistemi come frenata automatica e avvisi di cambio corsia e di angolo cieco (blind spot), che aiutano a ridurre gli incidenti. L'efficacia di questi sistemi dipende dai sensori interni al veicolo, che sono i suoi "occhi" elettronici sul mondo esterno e gli permettono di "parlare" con i veicoli che ha intorno a sé; i sensori, però, possono "guardarsi intorno" entro una distanza limitata. La sfida? Permettere alle automobili smart di gettare il loro sguardo elettronico a distanze maggiori.
Dialogare con la strada
Vodafone, il colosso britannico delle telecomunicazioni, sta lavorando proprio su una nuova tecnologia che consente ai veicoli di dialogare tra loro e con l'infrastruttura stradale su distanze più estese. Si tratta del sistema di trasporto intelligente ITS (Intelligent Transportation System) da cui ci si attendono impatti rivoluzionari per la sicurezza della guida e la gestione del traffico.
I veicoli parlano
La tecnologia ITS è un'evoluzione più efficiente del sistema esclusivamente basato sui sensori perché si fonda su un protocollo di comunicazione tra veicoli simile a quello che usano le persone per comunicare su device mobili. Questo protocollo, per ora, si basa su un aggiornamento dello standard di comunicazione mobile 4G chiamato LTE-V2X, una sigla che significa "comunicazione mobile LTE per connettere i veicoli (V) a tutto (X)". Presto però si passerà dall'LTE al 5G, nuovo standard ancora più sofisticato. E il passo dal 5G alle auto driverless è breve.
Test in UK e Germania
Vodafone ha completato un test in Gran Bretagna e si prepara a farne anche in Germania (per ora, solo su piste di prova). Mentre sviluppa la tecnologia per rendere sicura ed efficiente la comunicazione tra automobili, Vodafone sottolinea che sta incorporando specifiche tecniche che proteggono anche la privacy dei dati che vengono scambiati. "Un veicolo che è parte dell'ITS sarà capace di indicare alle altre auto l'intenzione di effettuare un cambio di corsia o di frenare e spostarsi sulla piazzola di emergenza; a sua volta, potrebbe ricevere indicazioni sulla velocità ottimale a cui deve viaggiare per evitare di congestionare le strade", afferma Vodafone.
Obiettivo: meno incidenti
Una perfetta comunicazione tra veicoli e infrastruttura stradale è un passo importante per portare alla piena automazione delle automobili dopo il 2020, ma anche per ridurre gli incidenti: l'Europa, sottolinea Vodafone, ha un triste record di 25.000 morti su strada ogni anno. Il gruppo britannico ha illustrato la tecnologia su cui lavora anche al Salone dell'auto di Parigi, in uno stand comune con il colosso cinese delle comunicazioni mobili Huawei.