Parigi - E’ passata inosservata, eppure al Mondial de l’Automobile c’è una innovazione che vale la pena vivere fino in fondo. E’ il pannello fotovoltaico inserito sul tetto della nuova Toyota Prius Plug-in.
L'energia disponibile
Scordatevi logicamente di viaggiare solo con l’energia solare: la dimensione è ridotta e neppure nel pieno deserto del Sahara forse si riuscirebbe ad accumulare così tanta energia da far viaggiare la berlina giapponese. D’altronde il dato fornito da Toyota è chiaro: sfruttando il sole si può accumulare in media l’energia equivalente a 5 km. Poco. Considerando però un periodo di un anno e 250 giorni di utilizzazione della Prius, si arriva a 1.250 chilometri, ottenuti a costo ed emissioni pari a zero.
Il segno di un cambiamento
Ancora poco dirà più di qualcuno. E’ però l’idea che deve essere premiata: una vettura che diventa una mini centrale di produzione di energia verde è qualcosa che cambia i vecchi paradigmi dell’auto. Toyota ci prova ed oltre al pannello fotovoltaico sulla Prius Plug-in, con la sua Mirai ad idrogeno è in grado di produrre energia per una abitazione. Nissan fa altrettanto con la Leaf. E gli altri?