"Dopo le auto robot, ora affrontiamo il tema delle strade rinnovate e intelligenti con le quali veicoli sempre più autonomi dovranno mettersi in dialogo". A parlare è il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, a conclusione del G7 sui trasporti del Giappone. "E proprio in materia di innovazione tecnologica delle infrastrutture, l'Italia è nella giusta direzione", ha aggiunto il ministro. "La scelta compiuta dal nostro governo di procedere con manutenzioni profonde e intelligenti di strade e viadotti è un atto che prepara a far viaggiare veicoli sempre più tecnologici che scambiano e ricevono informazioni dall'esterno mentre sono in moto".
Strade senza frontiere
Il programma per centrare l'obiettivo concordato dai sette ministri responsabili del settore, unitamente al commissario Ue ai Trasporti, Violeta Bulc, prevede una serie di step: realizzare standard dei sistemi stradali e dei veicoli al di là dei confini nazionali e continentali, aumentare la qualità delle infrastrutture, armonizzare le leggi, conquistare una maggiore efficenza economica e generare crescita dell'intero sistema. Tutte condizioni, ha spiegato Delrio, "necessarie affinché un veicolo di ultima generazione possa viaggiare nello stesso modo in tutte le nazioni".
Smart road all'italiana
Per affrontare questa sfida, i sette Paesi più avanzati del mondo hanno costituito un apposito gruppo di lavoro che coinvolgerà non solo le istituzioni politiche, ma anche i centri di ricerca, le università, l'industria e i produttori di veicoli, non a caso presenti, uno per singolo stato (per noi ha partecipato FCA) al vertice giapponese. In questo processo di ammodernamento che coinvolge i paesi più avanzati del mondo, l'Italia non è indietro. Il ministro ha tenuto a precisarlo: "La struttura tecnica di missione del ministero è già impegnata da tempo su uno standard nazionale sulle smart roads e questa è un'esperienza che porteremo al tavolo di lavoro del G7".
Infrastrutture sostenibili
L'appuntamento è per il G7, il prossimo anno in Italia, per fare il punto sul lavoro svolto dal gruppo. Nel frattempo, il documento "Connettere l'Italia", allegato al Def 2016, ha stabilito una serie di novità in materia di ammodernamento delle infrastrutture del Paese che dà priorità alle opere da realizzare "in base alla loro utilità e non alla loro dimensione", ha sottolineato Delrio. "Ora, dobbiamo affrontare i temi della sostenibilità sociale delle infrastrutture", ha aggiunto, "terzo pilastro indicato da Europa 2020 per una crescita sostenibile, intelligente e inclusiva. Che garantisca una mobilità come diritto per tutti, connessioni tra centro e periferie, pari opportunità, social per la condivisione".