La speranza è che non ci sia nessun morto sulle strade, almeno per un giorno. E così, anche quest'anno, l'Europa unisce le forze con una campagna per la sicurezza sulle strade del Vecchio Continente: culmina il 21 settembre, giorno scelto per la giornata a zero incidenti mortali, e si svolge nell'ambito della Settimana europea della mobilità sostenibile (16 - 22 settembre).
L'Unione fa la forza
L'iniziativa si chiama Edward, acronimo di European day without a road death, ed è promossa da Tispol, la rete di cooperazione tra forze dell'ordine comunitarie, nata nel 1996 sotto l'egida della Commissione Ue. Il network coinvolge le Polizie stradali dei 27 membri oltre a Svizzera, Norvegia e Gran Bretagna, da poco uscita dal circuito Ue, e alla quale partecipa anche la Serbia come paese osservatore.
L'emergenza non è mai finita
Sulle strade d'Europa è di nuovo allarme rosso: è questo il messaggio della campagna 2016 di Tispol. I dati sono preoccupanti. L'ultimo rapporto ACI - Istat, riferendosi ai numeri del Road safety performance index report (il cervellone europeo sui sinistri stradali) rivela che dopo oltre un decennio di calo costante i morti nell'Ue sono tornati a crescere: +1,3% l'anno scorso rispetto al 2014. E l'Italia è andata anche peggio: +1,4%.
Smartphone sotto accusa
I motivi di questa recrudescenza di sinistri mortali accomunano tutti i paesi comunitari: velocità eccessiva, mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza (cinture e seggiolini), guida sotto effetto di alcol e, soprattutto, l'uso dello smartphone al volante.
Cittadini Ue a raccolta
Per la giornata senza morti sulle strade, le Polizie stradali d'Europa organizzeranno servizi di controlli mirati e capillari, campagne informative e di prevenzione legate al rispetto delle regole e ai rischi sulle strade e iniziative per sensibilizzare i cittadini d'Europa sulla necessità di centrare l'obiettivo Ue: dimezzare i sinistri mortali entro il 2020. Mancano solo tre anni alla scadenza per la quale, si legge nel comunicato ufficiale di Tispol, è necessario "il sostegno di tutta la collettività".