In America si muore. Non è il titolo del nuovo film di Quentin Tarantino ma la triste fotografia della realtà sulle strade e stelle e strisce.
Crescita record
Diffusi subito prima di questo week end in cui si celebra il Labor Day - la festa dei lavoratori Usa istituita per la prima volta nel 1882 e che sancisce tradizionalmente l'addio all'estate in un fine settimana in cui aumentano tantissimo i volumi di traffico - i dati confermano la tendenza che già si era registrata tra il 2014 e il 2015. Quando il numero di morti ha raggiunto i 35.092, con un incremento del 7,2%, rispetto all'anno precedente, il più ampio dal 1966. Nella prima metà del 2016 questo dato aumenta ancora toccando l'inquietante percentuale del +9%.
Cause differenti
Per istituzioni e automobilisti è doveroso domandarsi quali siano le ragioni di questa tendenza. A rispondere ha provato Ken Kolosh, direttore del National Safety Council, l'organismo che ha divulgato i dati: "Quello dell'incidentalità stradale è un problema complesso che ha radici profonde e ramificate. Tra le cause che giocano un ruolo in questa crescita ci sono la migliorata situazione economica, i prezzi dei carburanti in discesa, le maggiori distrazioni alla guida e perfino i cambiamenti climatici. Ognuno di questi fattori ha la sua incidenza sul dato totale".
Più auto più morti
Tutti i fattori citati da Kolosh concorrono nel creare un aumento dei volumi del traffico, direttamente collegato all'aumento dei sinistri e quindi dei morti. Tra le cause indicate la ripresa dell'economia che da un lato favorisce i consumi e dall'altro crea più posti di lavoro e quindi porta più persone ad effettuare spostamenti casa-lavoro. Da non sottovalutare anche il conseguente aumento di circolazione delle merci. Effetto importante è anche quello del calo dei prezzi dei carburanti, che induce più persone a prendere l'auto, magari per divertimento.
Il clima conta
Inoltre anche i cambiamenti climatici influiscono sul numero di incidenti stradali. Secondo tutte le statistiche quello del 2015 è stato uno degli inverni meno freddi di sempre negli Stati Uniti e il tempo più clemente ha spinto più persone a mettersi in strada. E non solo in macchina, ma anche a piedi e su due ruote con conseguente innalzamento del numero dei sinistri. Kolosh in proposito è stato chiaro: "Pare un paradosso ma il cattivo tempo salva più vite. Le persone riconoscono le condizioni difficili e sanno affrontarle, guidando più concentrate. Quasi a confermare le sue parole arriva il dato che nel 2015 i morti sulle strade americane sono stati 2.380 in febbraio - migliore risultato dell'anno - per schizzare a 3.680 in agosto.
4 distrazioni fatali
I dati sull'incidentalità negli Usa confermano che sono i comportamenti umani a mettere più a rischio gli automobilisti. Quattro le cause principali dei sinistri rilevati nel corso dell'anno: l'abuso di alcolici (30,9% dei casi), il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (29,8%), l'eccesso di velocità (28,8%) e infine la distrazione, causata in particolare dall'uso improprio dello smartphone (10,5%). Fa, in proposito, impressione il dato proveniente dallo Stato della Georgia dove c'è stato un aumento dei morti causati da distrazione pari al 34%. Secondo la polizia, che ha esaminato i rapporti sui sinistri, la maggior parte degli incidenti è dovuta alla pessima abitudine di scambiare messaggi via smartphone e sui social.