Come era già successo in luglio, sono stati soprattutto i noleggiatori (+23,9%) e i gestori di flotte aziendali (+23,5%) a dare tono al mercato italiano dell’auto in agosto. Ma anche le consegne ai privati sono tornate ad aumentare, dopo un allarmante -6%, addirittura in doppia cifra percentuale (+18,5%). Nel complesso sono state totalizzate 71.576 immatricolazioni di auto nuove, il 20,1% in più rispetto all’agosto di un anno fa. Benché si tratti pur sempre di un mese anomalo, l’indicazione è chiara: il mercato va (+17,4% dall’inizio dell’anno) . E trovano conferma tutti i trend innescati dalla ripresa.
Bene Diesel e ibride, male gas ed elettriche
Le motorizzazioni tradizionali restano di cima in cima alle preferenze degli: quasi nove auto immatricolate su dieci in agosto viaggiano a gasolio o a benzina, con larga preferenza (il 58,9% sul totale delle vendite) per il Diesel. Continua , fra le alternative, il momento no di Gpl e metano (rispettivamente -4,8% e addirittura -43,4% rispetto a un anno fa), mentre hanno messo a segno un nuovo incremento le ibride, passate dall’inizio dell’anno dall’1,5 all1,9% di quota. Niente da fare, invece, per le elettriche pure: solo 47 immatricolazioni in agosto (-4,1%) e 808 da inizio anno (-26,3%). Senza incentivi le vendite di queste auto proprio non decollano.
La rivincita delle auto grandi
In Italia si vendono tradizionalmente più citycar e utilitarie che nel resto d’Europa. La ripresa, tuttavia, ha portato una crescita sostenuta delle vendite soprattutto per le vetture medie e medio-grandi, in coerenza con la spinta data da noleggi e flotte. In agosto si è ripetuto questo schema (+32,7% le auto medie e +52,7% le medie superiori). E hanno messo a segno nuovi incrementi i crossover (+52,3% in agosto con oltre 14 mila unità e una quota salita da inizio anno dal 16,1 al 18,1%) e i fuoristrada (+41,3% con 6.600 vetture che hanno fatto salire di un punto, all’8,1%, la quota da gennaio).
Chi si rivede: Alfa
C’era molta attesa per i risultati di FCA dopo l’annuncio di un aumento dei prezzi. Che non si è ripercosso negativamente, per il momento, sulle immatricolazioni. Anzi: il gruppo Fiat con quasi 21mila unità ha messo a segno un +24,6% in agosto, portando la sua quota dal 28,5% di inizio anno al 29,2. Jeep in particolare si è rivelata ancora un campione di vendite (+56,7%), ma anche la marca Fiat ha fatto meglio del mercato e finalmente grazie a Giulia l'Alfa Romeo (+26,1% per entrambe).
Volkswagen al palo, JLR in pole
Fra i costruttori stranieri, dopo il Dieselgate corre meno del mercato Volkswagen, come gruppo (solo +8,3%) e soprattutto come marca (+4,4%). Da sottolineare invece i nuovi ulteriori progressi messi a segno dal gruppo Renault (+41,3% in agosto, con Dacia in particolare evidenza) e con entrambi i marchi da Jaguar Land Rover che in agosto ha quasi triplicato le immatricolazioni rispetto a un anno fa e dall’inizio del 2016 ha messo a segno un +39,8%.