La cifra parla da sola: 21,7milioni di dollari, poco più di 19milioni di euro. È grazie a questo valore da brivido - battuto pochi giorni fa da RM-Sotheby’s a Monterey (California) - che una Jaguar D-Type ha conquistato il titolo di “auto inglese più cara mai venduta ad un’asta”.
Bellezza mozzafiato
Che non si tratti di un’auto qualunque, lo si vede anche ad occhio nudo. E persino chi non ha una particolare passione per le quattro ruote, osservandola, dovrà ammettere che il fascino di questa inglesina leva davvero il fiato e che, a cospetto di tanta bellezza, ci si toglie il cappello.
Trionfatrice a Le Mans
Questa D-Type - classe 1955, numero di telaio XKD 501 ha una storia che non si arresta alle forme. Nel 1956 ha vinto una delle gare più difficili e prestigiose di tutto l’automobilismo sportivo: la 24 Ore di Le Mans, coprendo gli oltre 4mila chilometri (300 giri) di quell’edizione a una media di 168 km/h e superando, sul “Rettilineo Mulsanne”, i 252 km/h.
All'avanguardia ancora oggi
Grazie a soluzioni tecniche particolarmente innovative – telaio monoscocca, aerodinamica straordinaria (figlia di Malcom Sayer, tra i primissimi designer ad applicare alle auto i principi del desing aeronautico), un sei cilindri in linea da 3.442 cc portato poi a 3.800, con 285 cavalli, freni a disco Dunlop e un peso di soli 800 kg che consentiva di raggiungere i 270 km/h, le D-Type dominarono Le Mans per ben tre anni di seguito: ’55, ’56 e ’57. Niente male per un progetto dalla vita sorprendentemente breve (sempre dal '54 al '57) e del quale sono stati prodotti soltanto 87 esemplari.
Sessant'anni invisibili
La D-Type regina di Monterey non solo è l’unica tra le vincitrici di Le Mans ad essere ancora intatta, ma si è, addirittura, mantenuta praticamente identica a com’era il 28 e 29 giugno di sessanta anni fa, quando Ron Flockhart e Ninian Sanderson la guidarono alla vittoria sul leggendario Circuit de la Sarthe.