In Volkswagen non c’è pace. Il Dieselgate rimane di attualità (soprattutto negli Stati Uniti) e ora si aggiunge la disputa con due fornitori che hanno costretto i tedeschi a fermare la produzione in sei impianti tedeschi. I modelli interessati sono la Golf (stop a Wolfsburg e Zwickau) e la Passat (fermo a Emden): al momento non possono contare su sedili e componenti della trasmissione di due aziende del gruppo Prevent, Es Automobilguss e Car Trim. Secondo quanto riporta Automotive News Europe il fermo coinvolge circa 25 mila dipendenti.
Disputa milionaria
I due fornitori accusano Volkswagen di non voler pagare la penale per la risoluzione anticipata del contratto, dopo che gli stessi avevano avviato nuove linee di produzione proprio per soddisfare la domanda del costruttore tedesco. Rescissione legata alla politica di taglio dei costi voluta dal ceo Matthias Müller. Il valore della penale secondo il quotidiano Süddeutsche Zeitung, sarebbe di 58 milioni di euro mentre il danno causato a Volkswagen potrebbe aggirarsi per Ubs in 100 milioni di euro a settimana. La fine della questione sarebbe però vicina: la stampa locale è sicura di un accordo tra le parti entro le prossime ore.