In tema di sicurezza stradale è arrivato il tempo di lasciare da parte le parole e di agire, conviene a tutti. Questo il pensiero di ACI, Fondazione Luigi Guccione, reti civiche, organizzazioni economico-sociale e professionale che stanno collaborando da tempo per sensibilizzare le Istituzioni e i cittadini sul tema della mobilità e la violenza stradale.
Cinque gruppi già al lavoro
Il primo risultato di questo sodalizio è la pubblicazione di un Quaderno per la sicurezza stradale che contiene i punti cardine emersi dagli Stati Generali della sicurezza stradale. Dal mese di dicembre 2015 sono già attivi 5 gruppi di lavoro: Mobilità urbana e utenza vulnerabile, Strade, traffico e mobilità per lavoro, Giustizia, risarcimenti equi, assistenza, Governance e finanziamenti e Controlli, informazione, formazione, veicoli. Oltre 70 gli attori (anche internazionali) che hanno contribuito alla redazione dei testi: 48 pagine di analisi e proposte proprio mentre in Europa ed in Italia i dati in anteprima riportano che nel 2015 feriti gravi e morti per incidenti stradali sono continuati a crescere, nonostante la stagnazione dei consumi dei carburanti.
Gli obiettivi da raggiungere
Tra gli obiettivi principali della partnership: aprire una fase strategica di finanziamenti certi per le politiche di mobilità e sicurezza stradale; avviare una proposta di snellimento del Codice della Strada e del modulo di rilevamento degli incidenti stradali; recepire, da parte del Governo, il Decennio d'Azione per la sicurezza stradale 2011-2020; promuovere due petizioni popolari su Change.org: a sostegno dell'articolo 208 del Codice della strada e della proposta di legge per l'assistenza per le vittime della violenza stradale.
Scontiamo un ritardo culturale
Oggi - secondo la Fondazione Guccione - scontiamo un ritardo culturale: è cambiato il paradigma della sicurezza stradale, ma ancora molti attori non lo hanno capito, ecco la necessità di una massiccia e puntuale informazione. Grazie anche a questi contributi l’intenzione è quella di aprire un fronte nuovo e più efficace, che sia di contrasto alla violenza stradale, per una mobilità rispettosa dell'ambiente, della salute dei cittadini e delle utenze vulnerabili.
Le richieste al Governo
Tra le richieste delle associazioni al Governo: avviare un dibattito entro il primo anno di applicazione della legge sull'omicidio stradale, (anche per una sua valutazione); creare investimenti per il controllo sulle strade; istituire un capitolo di bilancio per la sicurezza stradale nella legge di stabilità; finanziare i centri di assistenza vittime strada e predisporre un piano serio di formazione-formatori nelle scuole italiane. Oggi più che mai è assolutamente necessario dare un forte impulso alle politiche di educazione stradale per i giovani.