L'indice di gradimento della bici a pedalata assistita sta assumendo dimensioni planetarie. Stando alla ricerca "Electric Bicycle" elaborata da "Navigant Research", centro studi statunitense sulle politiche pubbliche, quest'anno sulla faccia della terra verranno vendute circa 35 milioni di e-bike. E la crescita, secondo le previsioni del centro americano, continuerà sistematicamente per il prossimo decennio a un ritmo pari, in media, allo 0,4% annuo.
2016: l'anno del Dragone
Nel 2016, quindi, per la bici "smart" si intravede un vero e proprio exploit anche se, come sottolineano i dati di Navigant Research, circa il 90% del mercato attiene alla sola Cina, dove quest'anno si prevede l'acquisto di quasi 32 milioni di e-bike. Il restante 10% (intorno ai 3,3 milioni di pezzi) è suddiviso nel resto del mondo con in testa, per tassi di sviluppo, Europa occidentale, Giappone e Vietnam.
Cina mercato quasi saturo
E sarà, in particolare, proprio in queste aree che la bici elettrica continuerà la sua corsa verso l'alto. Perché, secondo lo studio, la Cina sta arrivando a un livello di saturazione del mercato e già dal prossimo anno si prevede un calo delle vendite rispetto a 2016. E così, se considerando il globo intero la crescita media è dello 0,4% annuo, tolta la Cina, nel resto del mondo l'acquisto di bici elettriche salirà a un tasso dell'8,2% fino al 2025.
Germania in testa, ma l'Italia è più smart
Nell'area occidentale del Vecchio Continente, la Germania guida l'incremento delle vendite che è passato dai 410 mila esemplari del 2013, ai 480 mila del 2014, ai 535 mila del 2015. Numeri giganteschi rispetto all'Italia dove, stando ai dati presentati all'EICMA (il salone delle due ruote che si è svolto a Milano a novembre scorso), nel 2015 le e-bike acquistate nel Paese sfiorano le 60 mila unità. Poche se paragonate al dato tedesco, ma in crescita del 15% rispetto all'anno precedente. Insomma, l'Italia eco-friendly, in barba alle apparenze, "eppur si muove".