Oltre 20 auto su cento in Italia circolano con le gomme lisce o con la revisione non in regola. Facendo due calcoli e considerando che il nostro parco circolante conta poco più di 37 milioni di vetture, si tratta di almeno 7 milioni e 400 mila automobili "fuorilegge" e potenzialmente pericolose.
Il parco poi invecchia sempre di più: l'età media (dati ACI 2015) è di 11 anni e 4 mesi (nel 2010 era 8 anni e 2 mesi), ma oltre la metà (il 52%) supera i 10 anni. Se a ciò aggiungiamo che lungo la penisola, dopo ben 15 anni di calo progressivo, gli incidenti mortali sono tornati a crescere, c'è da pensare che la situazione sulle nostre strade sia da allarme rosso. E' questo il quadro che emerge dai risultati dello studio "Vacanze sicure 2016", la campagna di controlli sullo stato dei pneumatici realizzata da Assogomma e Polizia Stradale.
Sotto la lente 6 regioni a traffico intenso
Una campagna di controlli mirati, dal 15 maggio al 20 giugno scorso, quella svolta dalle pattuglie della Stradale su quasi 12 mila veicoli di 42 province appartenenti a 6 regioni d'Italia (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Toscana e Sicilia Occidentale). Si tratta di territori ad alta intensità di traffico, nazionale e internazionale, sulle quali si intersecano fondamentali direttrici di collegamento nord-sud ed est-ovest del paese e che tutte insieme rappresentano il 39% dell'intero parco circolante d'Italia. La maggior parte dei controlli si è svolta su strade a una corsia per senso di marcia (46,87%), il resto su autostrade (33,91%) e strade a 2 o più corsie (rispettivamente 17,37% e 1,85% dei controlli).
Lisce, disomogenee, non conformi al libretto
Quali le principali irregolarità emerse dalle verifiche? Iniziamo dalle gomme lisce. La percentuale dei veicoli in cui è stata riscontrata una profondità del battistrada inferiore al limite di legge (1,6 mm) si è praticamente raddoppiata: nei controlli svolti negli anni precedenti si aggirava intorno al 3%, oggi è pari al 6,8%. Andamento simile alla voce non omogeneità degli pneumatici: le vetture con gomme sullo stesso asse diverse tra loro per marca o modello o con equipaggiamento misto (2 estive e 2 invernali) passa dal 3,4% dello scorso anno al 6% dell'attuale edizione. Terzo fattore "inquietante" sono le gomme non conformi a quanto riportato sul libretto di circolazione: si tratta di una grave irregolarità riscontrata sul 16% delle auto fermate dalle forze dell'ordine. Percentuale che sale al 20% per quanto riguarda le vetture che, oltre a non essere in regola con le gomme, non lo erano neppure con la revisione.
Rispettiamo le regole della sicurezza
Stando così le cose "sentiamo il dovere di fare un appello a tutto campo", ha sottolineato Giuseppe Bisogno, direttore del servizio di Polizia stradale, "per richiamare l'attenzione degli automobilisti sul fatto che la sicurezza in auto dipende, oltre che dal corretto e prudente comportamento di guida, anche dallo stato del veicolo: viaggiare con pneumatici listi, danneggiati o non omologati non fornisce garanzia di sicurezza". "E le irregolarità riscontrate nei controlli effettuati in questa indagine", ha aggiunto Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, "dimostrano che la manutenzione, anziché aumentare al crescere dell'età delle auto, sta progressivamente peggiorando. Il risultato è sconfortante: sono milioni i mezzi potenzialmente pericolosi sulle nostre strade". Un'ultima annotazione: circolare con pneumatici in regola è obbligatorio (art. 78 e 79 del Codice della strada). Chi non rispetta la legge rischia una sanzione da 84 a 1.682 euro e il ritiro della carta di circolazione.